Vedi TOCRA dell'anno: 1973 - 1997
TOCRA (Ταύχειρα, Τεύχειρα, Tauchira, Teuchira)
È una delle città della Pentapolis Libica, chiaramente identificata per mezzo delle fortificazioni romane e di altre costruzioni sulla costa a 67 km ad E di Bengasi.
Scavi fatti nel 1963-65 dalla Scuola Britannica di Atene hanno esplorato depositi votivi del santuario di Demetra e Kore. Questi dimostrano che la città fu fondata intorno al 625 a. C. sebbene Erodoto (iv, 171) la descriva come dipendente da Barce, che è una fondazione del VI sec. a. C. (iv, 160). Lo Scoliaste di Pindaro (Pyth., iv, 26) dice che fu fondata da Cirene. Gli oggetti votivi che derivano da tre depositi che abbracciano approssimativamente un centinaio di anni, consistono soprattutto in oggetti di ceramica e provengono dai centri dorici meridionali della Grecia: Corinto, Sparta, Rodi, con piccoli gruppi da Creta e da Milo. Altre ceramiche di importanza commerciale sono attiche e chiote. L'unica produzione locale consiste in poche figurine di terracotta e ceramica votiva liscia o semplicemente decorata. Il tempio, di cui non è stata trovata alcuna traccia, era sulla riva del mare in un area fiancheggiata da cave usate per trarne pietra da costruzione per la città antica.
Non v'è alcun porto, ma un approdo è in parte protetto da dune antistanti, sommerse.
Una moneta del V sec. a. C. con l'iscrizione T E può ricordare un'alleanza Barce-Tauchira. Tombe scavate dal Dennis e dal de Bourville nel XIX sec. dettero ceramica classica ed ellenistica e terrecotte, ora a Londra e a Parigi, oltre a molte e fini anfore panatenaiche. Poche tombe classiche furono scavate dalla RAF nel 1944-45. È possibile che già nel periodo ellenistico fossero state fissate parti del tracciato del muro romano. La città era certamente cinta di mura nel tardo IV sec. a. C. (Diodor., xviii, 20, 6). Questo circuito era considerevolmente più largo di quello classico, poiché abbracciava alcune delle cave usate in precedenza. L'area della città è irregolarmente quadrata, misurando approssimativamente 650 m in ogni direzione, con torri quadrate e due porte principali nelle mura E ed O. Le mura furono restaurate sotto Giustiniano (Procop., De aedif., vi, 2, 4). L'impianto urbanistico con il reticolato delle strade è chiaro e sono visibili le piante di basiliche cristiane, due dentro e due fuori delle mura. La porta O e una costruzione residenziale romana nella parte meridionale della città furono scavate da G. Pesce nel 1939. Nel 1954, fuori della città ad O, uno scarico di fornace fu scavato dal Wright, e più recentemente R. Goodchild scavò il complesso di una fortezza vicino al centro della città, appartenente agli ultimi giorni prima dell'invasione araba del VII secolo. Le antiche cave furono largamente usate come tombe nel periodo romano.
Un piccolo museo nel forte turco-italiano sul luogo è stato approntato per conservare i trovamenti.
Bibl.: F. W.-H. W. Beechey, in Proc. of the Expedition to Explore the North Coast of Africa, 1828; R. M. Smith-E. A. Porcher, Discoveries at Cyrene, Londra 1864, p. 64 ss.; G. Dennis, Trans. Royal Soc. Lit., XI, 1867, pp. 11-17; 22-27; E. Ghislanzoni, in Notiziario Archeologico, I, 1915, pp. 102-110; G. Oliverio, in Africa Italiana, IV, 1931, pp. 241-247; id., Documenti, II, 2, Bergamo 1936, pp. 164-5; Brit. Mus. Cat. Coins of Cyrenaica, XXV; R. D. Barnett, in Journ. Hell. St., LXV, 1945, p. 105 s.; G. R. H. Wright, Palestine Expl. Quarterly, 1963, pp. 22-64; J. Boardman, Arch. Reports for 1963-4, in Journ. Hell. St., LXXXIV, 1964, p. 31 ss.; id., Arch. Reports for 1965-66, in Journ. Hell. St., LXXXVI, 1966, p. 25 s.; id., Pepragmena B. Diethn. Kretolog. Synedriou, I, 1967, pp. 134-136; id., in Brit. School Athens, LXII, 1967, pp. 153-5; J. Boardmann-J. Hayes, Excavations at Tocra: The Archaic Deposits, I, 1966.