Vedi Togo dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Momento importante della storia del Togo è stato la promulgazione della Costituzione del 1992, con la quale vennero introdotti un sistema politico multipartitico e le elezioni a suffragio universale ogni cinque anni. L’opposizione ha tuttavia boicottato tutte le elezioni legislative tenutesi sino al 2007. Dal 1993, la politica autoritaria e repressiva adottata dal presidente ha trovato, inoltre, la ferma opposizione di Stati Uniti e Unione Europea, che hanno interrotto le relazioni diplomatiche con il Togo e sospeso i flussi di aiuti diretti verso di esso.
Faure Gnassingbé, succeduto alla presidenza dopo la morte del padre Étienne, ha lentamente impostato una politica di ritorno alla democrazia, sancita dalle elezioni legislative del 2007, nonostante alcune ombre nella gestione della politica estera – generate dalle accuse di vendita di armi ai ribelli angolani in cambio di diamanti. La certificazione, da parte degli osservatori internazionali, della trasparenza e della correttezza delle elezioni ha restituito al Togo la fiducia della comunità internazionale e il sostegno delle istituzioni finanziarie. Nel dicembre 2010, Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale hanno infatti deciso di annullare progressivamente l’80% del debito pubblico nazionale. Anche le elezioni presidenziali del 2010, che hanno riconfermato la presidenza di Faure Gnassingbé, sono avvenute in un clima di sostanziale correttezza e hanno dunque ulteriormente rafforzato i legami del Togo con i maggiori paesi donatori, in particolare con la Francia. Salda anche la membership del paese all’interno della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas), tanto più che il Togo, recuperati i rapporti con Ghana e Burkina Faso – tesi per rivalità etniche sino alla prima metà degli anni 2000 – riveste un ruolo politico di primo piano nella regione. Il paese, infatti, partecipa alle più delicate operazioni internazionali di peacekeeping, quali Minurcat, nella Repubblica Centrafricana, Unoci, in Costa d’Avorio e Unmil, in Liberia.
La struttura economica togolese è ancora arretrata. Le riforme in cima all’agenda governativa puntano, in particolare, allo sviluppo di alcuni settori chiave del paese, primo tra tutti quello energetico, dipendente dal legname. Nel 2010 è stato varato un progetto per una centrale idroelettrica ed è stato siglato con la compagnia italiana Eni un accordo per l’esplorazione dei fondali marini, stimati contenere riserve petrolifere.