TOGO.
– Demografia e geografia economica. Storia.
Demografia e geografia economica di Lina Maria Calandra. – Stato dell’Africa occidentale. La popolazione (6.191.155 ab. alcensimento 2010, 6.993.244 abitanti secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economic and Social Affairs, del 2014), cresce del 2,6% annui e si distribuisce soprattutto nelle aree rurali (60%) e a Sud, sul litorale, nell’area della capitale, Lomé (1.477.660 ab. nell’agglomerato urbano). Con la speranza di vita alla nascita di 56,5 anni (2013), il tasso di alfabetizzazione al 67%, la metà della popolazione in stato di povertà e PIL pro capite a parità di potere d’acquisto (PPA) di 1455 $ (2014), il T. è al 166° posto in base all’Indice di sviluppo umano e tra i Paesi a basso reddito. L’economia, vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi sul mercato internazionale, si basa sul fosfato (3° produttore dell’Africa subsahariana con 900.000 t nel 2013) e su cotone, caffè e cacao, che rappresentano il 40% dell’export. Importanti sono anche le rimesse dei togolesi all’estero (9% del PIL). Prospettive di crescita riguardano le costruzioni, le telecomunicazioni, l’energia.
Storia di Riccardo Mario Cucciolla. – Le elezioni parlamentari del 14 ottobre 2007, alle quali partecipò anche Gilchrist Olympio – storico leader in esilio dell’opposizione a capo dell’Union des forces du changement (UFC) – videro la riconferma del partito dominante Rassemblement du peuple togolais (RPT), che ottenne 50 su 81 seggi dell’Assemblea nazionale. Le consultazioni furono duramente contestate dalle opposizioni, che denunciarono brogli. Nel novembre 2007, constatando miglioramenti nello sviluppo di un sistema multipartitico, l’Unione Europea restaurò la piena cooperazione economica con il Paese.
Dopo aver fatto arrestare il fratellastro Kpatcha – poi condannato nel 2011 a vent’anni di reclusione per il suo presunto coinvolgimento in un complotto – il 4 marzo 2010 il presidente Faure Gnassingbé fu rieletto con il 60,9% dei voti, mentre l’UFC denunciò brogli e non riconobbe il risultato. Nel successivo mese di maggio, fu lanciata una Commissione per la verità, la giustizia e la riconciliazione per indagare le violenze perpetrate in T. tra il 1958 e il 2005; l’UFC inoltre decise di entrare a far parte del governo. Il presidente continuò a esercitare un’influenza determinante nella vita politica togolese con il proprio partito, rinominato nel frattempo Union pour la République (UPR): nelle elezioni parlamentari del 25 luglio 2013, la forza politica conservò ampiamente la maggioranza assoluta dei seggi, conquistandone 62 su 91. Nelle elezioni presidenziali dell’aprile 2015, Gnassingbé fu confermato capo dello Stato con il 58,7% dei voti.