Poeta e critico giapponese (Odawara 1868 - Tokyo 1894). Influenzato da Byron e da Goethe nei suoi componimenti poetici (Soshū no shi "Poesia di un prigioniero", 1889; Hōraikyoku "Il canto del monte Hōrai", 1891), fu uno dei principali esponenti del cosiddetto romanticismo (romanshugi) giapponese, collaborando anche alla rivista che ne segnò la fioritura, Bungakukai ("Mondo letterario", 1893-98). Profondamente idealista, stupì il mondo letterario con un'appassionata difesa dell'amore come libera scelta nel saggio Ensei shika to josei ("Il poeta misantropo e la donna", 1892) ed espresse la sua ricerca di un significato sociale, religioso o politico della vita umana in Naibu seimeiron ("Saggio sulla vita interiore", 1893). Morì suicida.