TOLOMEO IV Filopatore (Πτ. Φιλοπάτωρ), re d'Egitto
Figlio del precedente. Sotto di lui comincia già a declinare la potenza e la prosperità del regno. Poiché Polibio afferma che Tolomeo III morì di morte naturale, è probabilmente una calunnia l'accusa rivolta al Filopatore di parricidio. Non altrettanto si può dire per il matricidio, se pure la morte dell'energica Berenice fu dovuta alla camarilla di corrotti favoriti d'ambo i sessi che lo tenevano sotto la loro trista influenza. Né ad essa riuscì a sottrarlo la coraggiosa, virtuosa e sopportante sposa e sorella Arsinoe. Egli aveva ereditato un regno unito, vasto e possente, ma i suoi cortigiani e ministri ne compromisero la saldezza, organizzando una nuova guerra contro la Siria.
Se la grande vittoria ottenuta a Rafia il 13 giugno 217 assicurò la pace esterna, determinò (poiché gli Egiziani, immessi in circa 20.000 nell'esercito, pretesero, non senza ragione, d'esserne stati gli artefici) il rinascere del nazionalismo tra i conquistati, manifestatosi in gravi ribellioni di cui molti focolai erano accesi anche alla morte del sovrano, avvenuta nel 205-4. Ebbe temperamento fastoso e voluttuoso, come il nonno, ma, spirito assai più superficiale, non ebbe le preoccupazioni intellettuali di quello, sebbene si sia dilettato di scrivere tragedie egli stesso, e in Alessandria abbia innalzato un tempio a Omero.
Fu un adoratore fanatico di Dioniso, di cui protesse e diffuse il culto con ogni mezzo.
Bibl.: B. Motzo, Esame storico-critico del III libro dei Maccabei, in Entaphia per E. Pozzi, Torino 1913, p. 209 segg.; A. Rostagni, Neos Dionysos, in Atti della R. Acc. delle Scienze di Torino, L (1914-15), p. 989 segg.; H. Gauthier e H. Sottas, Le décret trilingue en l'honneur de Ptolémée IV, Cairo 1925; W. Spiegelberg, W. Otto, Eine neue Urkunde zu der Siegesfeier des Ptolemaios IV., in Sitzungsber. der bayer. Akad., 1926, II; A. Momigliano, Il decreto trilingue in onore di T. F. e la quarta guerra di Celesiria, in Aegyptus, X (1929), p. 180 segg.