TOLOMEO IX Neo-Filopator, Filadelfo, re d'Egitto, soprannominato Aulete (Αὐλητής "flautista")
Figlio illegittimo di Sotere II. Salì al trono alla morte del padre (80-79). Roma dapprima non lo riconobbe, ma egli trovò modo di farsi tollerare riuscendo col denaro e con abili tergiversamenti a evitare l'annessione dell'Egitto, desiderata e predicata da molti Romani. Egli aiutò Pompeo a conquistare la Palestina. Nel 59 col guadagnato favore di Cesare ottenne ufficiale riconoscimento come re d'Egitto e come alleato del popolo romano. Questa sua politica lo rese sempre più inviso agli Alessandrini, per cui, sentendosi tutt'altro che sicuro, si recò a Roma per chiedere protezione e aiuto. Vi rimase fino alla fine del 57. In Alessandria il trono era stato occupato dalla figlia Berenice, la quale, dopo diversi male riusciti tentativi matrimoniali, aveva finito con lo sposare un greco, Archelao, figlio d'un generale di Mitridate. Nel 55, dopo fortunosi episodî, l'Aulete fu ricondotto nella sua capitale da Gabinio, il cui comandante di cavalleria era Marco Antonio. Sebbene Gabinio per avere operato fuori della sua provincia fosse condannato a una multa e all'esilio, la guarnigione romana rimase in Alessandria, e Rabirio Postumo, che aveva prestato grandi somme al re, ne divenne ministro delle finanze (diecete). L'Aulete morì nella primavera del 51 in età di 45 anni. La maggiore dei quattro figli superstiti era la quattordicenne, dipoi famosa Cleopatra (VII), la cui morte segnò il trapasso dell'Egitto nel dominio di Roma, come possesso personale dell'imperatore.