TOLOMEO VI Filometore (Πτ. Φιλομήτωρ), re d'Egitto
Succedette al padre (181 a. C.) in ancor tenera età, sotto la tutela della madre Cleopatra, la cui morte, avvenuta circa un decennio dopo, portò a una rottura con la corte di Siria per l'ognora rinascente questione del possesso della Palestina. Antioco IV invase l'Egitto, 170-69, e, frustrando il tentativo fatto dal nipote di salvarsi fuggendo a Samotracia, lo attrasse nel suo campo e poi lo tenne in una quasi prigionia. Gli Alessandrini allora proclamarono re il secondogenito principe Tolomeo (VII Evergete II, "Neotero"). Ciò fornì il destro all'invasore di atteggiarsi a sostenitore del legittimo sovrano, ma essendo egli dovuto rientrare nel suo proprio regno, i due fratelli si unirono e il maggiore sposò la sorella Cleopatra. Antioco intervenne di nuovo nel 168 ma sotto le mura di Alessandria l'ambasciatore romano C. Popilio Lenate gl'impose un ultimatum in tale forma, che subito vi aderì ritirandosi dall'Egitto. Ma presto scoppiò la discordia fra i due fratelli. Filometore, espulso dall'Egitto, venne a Roma, dove il senato gli diede buone parole e lo rinviò a Cipro. Di qui richiamato dal popolo alessandrino stanco di Evergete, invece di destituirlo e di ucciderlo conchiuse in presenza di ambasciatori romani un accordo con lui conservando per sé l'Egitto e lasciandogli la Cirenaica. Egli avrebbe voluto che il fratello, il quale pretendeva anche Cipro, si contentasse della Cirenaica, allora assegnatagli. Ciò provocò un nuovo intervento di Roma negli affari d'Egitto. Nel 154, fatto prigioniero il fratello che aveva invaso Cipro, lo perdonò consentendogli di rioccupare la Cirenaica. Essendo intervenuto nei conflitti dinastici della Siria, fu mortalmente ferito in un combattimento vittorioso contro Alessandro Balas e morì pochi giorni dopo (145). Viaggiò molto lungo il Nilo e restaurò molti santuarî ed edifici distrutti durante le rivolte. Non privo di coraggio personale, ma di temperamento bonario e indulgente, non possedeva l'energia e la decisione necessarie a un uomo di stato.
Bibl.: W. Otto, Zur Geschichte der Zeit des 6. Ptolemäers. Ein Beitrag zur Politik und zum Staatsrecht des Hellenismus, in Abhandl, d. bayer. Akad. d. Wissenschaften (phil.-hist. Abt.), n. s., XI (1934); O. Passerini, Roma e l'Egitto durante la terza guerra mac., in Athenaeum, XIII (1935), p. 317 segg.