TOLOSA (A. T., 37-38, 41-42)
Capoluogo di partido judicial nella provincia basca di Guipúzcoa, di cui fu un tempo (18441854) la capitale. Il centro abitato (43° 9′ N., 2° 4′ O.) è posto sulla destra del Río Oria, in mezzo ad una piccola pianura, un po' a valle della confluenza del Berastegin e del Lizarra, le cui valli segnano un facile passaggio dalla Biscaglia in Navarra (Pamplona). Il centro abitato ha avuto nell'ultimo secolo un certo sviluppo, in grazia del fiorirvi di alcune industrie, in primo luogo di quella della carta e del berrettificio. Tolosa è unita per ferrovia a Bilbao e a S. Sebastiano; con S. Sebastiano, da cui dista 26 km., anche per mezzo di una tramvia. La popolazione della città (compresi i sobborghi) era di 9393 ab. nel 1910, di 11.031 nel 1920 e di 11.311 nel 1926.
Storia. - Le notizie più antiche che si hanno su questa città sono date dalla tradizione, secondo la quale nel 1200 si sarebbero riuniti nella sua chiesa di San Giacomo i procuratori della Guipúzcoa per discutere sulla riunione della provincia al regno di Castiglia.
Il re Alfonso X il Savio, nel 1256, concesse a quelli che avessero popolato la città di Tolosa le esenzioni e le franchigie accordate a Vittoria. Nelle lotte tra i tolosani e le popolazioni del vicino regno di Navarra è famosa la battaglia di Beotibar contro il governatore della Navarra visconte di Aunay. I Tolosani parteciparono alla conquista del regno di Navarra da parte di Ferdinando il Cattolico (1512); poi nel 1521 si opposero validamente alla riconquista, tentata da Enrico d'Albret.
Concilî di Tolosa. - Si ha ricordo di tredici concilî tenuti a Tolosa fra l'829 e il 1327 e precisamente: nell'829; nel giugno 844; in un anno fra il 1017 e il 1022; il 13 settembre 1056; nel 1060, 1068, 1079, 1118; l'8 giugno 1119; nell'autunno 1160; nel 1218; nel novembre 1229 e nel giugno 1327.
I più importanti fra questi sono quello del 1056, adunato da papa Vittore II per estirpare il concubinato e la simonia e che emanò 13 canoni disciplinari; quello del 1119, adunato da papa Callisto II e che emanò 10 canoni contro la simonia, le ordinazioni irregolari e i seguaci di Pietro di Bruys, stabilì che nessun principe laico può appropriarsi l'eredità di un vescovo o di un chierico, che non si può fare schiavo un uomo libero, e che non si possono ereditare cariche ecclesiastiche; quello del 1160, tenuto alla presenza di Enrico II d'Inghilterra e di Luigi VII di Francia, per dirimere la questione dell'elezione di Alessandro III e Vittore IV. Particolarissima importanza ha nella storia delle origini dell'Inquisizione il concilio tenuto nel 1229 da Romano Frangipani, cardinale legato di Gregorio IX. A titolo di curiosità si ricorda la disposizione del concilio del 1327, che proibisce la celebrazione di un funerale fatta a persone ancora vive.
Bibl.: A. Nuñez de Castro, Crónica de los reyes de Castilla Don Sancho el Deseado, Don Alonso el Octavo y Don Enrique el Primero, Madrid 1665; F. Habasque, Les traités de bonne correspondace entre le Labourd, la Biscaye et le Guipuzcoa, Parigi 1895; E. Urroz, Compendio historial de la villa de Tolosa, Tolosa 1913.