tomare
La voce compare solo nella Commedia, sempre in rima. In If XVI 63 'nfino al centro pria convien ch' i' tomi, significa " cadere a capo in giù "; bene il Serravalle: " Tomare in Italia est tenere caput in terra et pedes superius elevatos ".
Qui D. anticipa la situazione di If XXXIV 78-79, dove dice che, disceso al centro della terra, deve capovolgersi e salire verso il polo australe.
In If XXXII 102 se mille fiate in sul capo mi tomi, ha valore di " cadere pesantemente ", " saltare ", come chiosa Benvenuto: " Si saltes cum pedibus supra caput meum, et ludibrium facias pedibus et manibus ".
Il vocabolo compare in È forse entra i piggior di Neri Moscoli (v. 6 " onde convien che la fin de l'indizio / quel che mal tenne e poi non vidde, tome / en loco là ").