Scrittore spagnolo (Orotava, Tenerife, 1750 - Madrid 1791). Fece parte della famosa "tertulia de la fonda de San Sebastián", stringendo amicizia con Nicolás Fernández de Moratín e con Cadalso e prendendo parte attiva alle polemiche letterarie del tempo. Convinto classicista, affrontò la traduzione dell'Arte poetica di Orazio (1777) e di alcune opere del teatro francese. Originali sono le commedie La señorita mal criada (1788), El señorito mimado (1790), in versi, La librería, in prosa, e il monologo drammatico Guzmán el Bueno (1791). Passato ormai l'entusiasmo che accolse Los literatos en Cuaresma (1773), opuscolo satirico, e il poema La música (1779), la fama di I. resta oggi affidata principalmente alle Fábulas literarias (1782), nelle quali, superando la freddezza delle altre sue composizioni, dà originalità di combinazioni metriche e novità d'impostazione all'apologo, che cela allusioni all'ambiente letterario contemporaneo.