Ecclesiastico (Licata 1649 - Roma 1713); dei principi di Lampedusa, rinunciò al titolo nobiliare ed entrò (1664) tra i teatini, studiando soprattutto a Roma. Qui si trasferì nel 1673 e nello stesso anno fu ordinato prete; cardinale dal 1712. Erudito ed esperto di lingue classiche e orientali, studiò la storia della liturgia, la letteratura biblica e quella patristica. Tra le opere (in gran parte pubblicate con lo pseudonimo Giuseppe Maria Caro): Codices sacramentorum (1680), Psalterium (1683), Responsoralia et antiphonaria Romanae ecclesiae (1686), Institutiones theologicae antiquorum patrum (3 voll., 1709-12); postumi furono pubblicati gli Opera omnia (11 voll., 1747-69). Beatificato nel 1803, è stato canonizzato nel 1986; festa, 3 gennaio.