CATACOMBA, Tombe a
Terminologia entrata nell'uso degli studiosi specialisti di preistoria, soprattutto di lingua inglese, a preferenza di quella di tombe a forno o a grotticella, per indicare tombe del periodo Calcolitico e del Bronzo, databili lungo il III millennio a. C., costituite da una cameretta scavata a forma di forno, generalmente a pianta ovale, situata a sensibile profondità e resa accessibile mediante un piano inclinato oppure due o tre gradini. Alla camera a forno venivano aggiunte, all'occorrenza, una o più altre camerette a pianta ovale. L'accesso veniva ostruito con pietre sciolte, dopo la deposizione di una o più salme in ognuna delle camerette.
Questo tipo di tombe è tipico per i tumuli (kurgan) dall'Ucraina al Caucaso settentrionale (regione del basso Dniester, a oriente del basso Volga, nel bacino del Kuban e nel Daghestan); la maggior parte di esse sono state scavate nei bacini del Don e del Donets (scavi di Gorodtsov 1905-15; Artamonov 1935-44; Veselevosky 1906 e Smirnov 1952). Nei kurgan più antichi appaiono come tumulazioni avvenute in un secondo tempo.
Le suppellettili sono formate da un vaso fittile, anelli di osso, orecchini d'argento e collane di pezzi d'osso, di varie pietre, di rame, di ceramica, di madreperla; talora un pugnale in rame, asce di diorite, punte di freccia in pietra. Sono stati rinvenuti anche frammenti di vesti in lana con righe nere e rosse. Tipica l'abbondanza di ocra rossa e le lampade fittili a ciotola con piede quadrangolare ("a croce"), con decorazione a linee e borchie.
Per le catacombe cristiane, donde deriva la terminologia, v. voce catacombe.
Bibl.: M. Gimbutas, The Prehistory of Eastern Europe, Part I, Peabody Museum, Cambridge Mass. 1956, p. 80, 11, con bibliografia precedente, raccolta a p. 93 e ss.