TOMBOLA
. Giuoco che si fonda sull'estrazione a sorte di una certa quantità di numeri, compresi tra l'i e il 90, compiuta da un "assuntore" o "tenitore", che può essere una persona o un ente. Ai numeri da estrarre corrispondono cartelle che ne recano, disposti a caso, una quantità minore (5, 10 o 15) ciascuno. I premî (quaterna, cinquina, tombola) vengono assegnati ai possessori delle prime cartelle ai numeri delle quali hanno corrisposto le estrazioni. In genere nelle tombole a carattere privato e familiare le cartelle sono in numero ristretto e si estraggono successivamente tutti i 90 numeri; mentre nelle tombole pubbliche l'estrazione è di solito limitata a 45 numeri sui novanta. Le cartelle, nel caso delle tombole a carattere pubblico, recano spesso i numeri già stampati; ma talvolta hanno le caselle in bianco, onde l'acquirente possa iscrivervi i numeri che preferisce. A ogni cartella staccata e venduta corrisponde una matrice recante i medesimi numeri, per il necessario controllo (cartelle "a madre e figlia"); e le matrici, come nel giuoco del lotto, vengono depositate dagl'incaricati della vendita presso le persone o le autorità responsabili alcun tempo prima che l'estrazione abbia inizio. Il risultato dell'estrazione, fatta con le debite garanzie e in luogo pubblico, viene, se si tratta di tombole importanti, o addirittura di tombole nazionali, diffuso per mezzo della radio, del telegrafo, del telefono.
Circa le norme giuridiche relative alle tombole e alle lotterie, v. lotto.