Uomo politico (Napoli 1761 - ivi 1831); autore di un Elogio di G. Filangieri (1789), fu (1811-12) in Sicilia ministro di Casa reale, azienda e commercio, poi (1815-20) ministro di Grazia e giustizia. Tenne nuovamente quest'ultimo ministero dal 1822 alla sua morte e di fatto fu il vero presidente del consiglio. Legò il suo nome alla riforma dei codici attuata nel 1819.