ABBATE, Tommaso
Nato a Palermo il 3 dic. 1820, fu uno dei maggiori esponenti del liberalismo moderato siciliano. Collaboratore del giornale L'utile, più volte censurato dalla polizia, prese parte alle dimostrazioni dette "pacifiche", che si fecero contro il governo durante il 1847 nei teatri, nelle strade e nell'università, e che prepararono la rivoluzione del 12 genn. 1848. Dopo quella data, l'A. occupò l'ufficio di segretario generale della Guardia nazionale e poi di capitano giudiziario dell'Arma di Artiglieria. Anche nel '60 rese non pochi servizi alla rivoluzione, ma, di tendenze autonomistiche, come il suo antico compagno di studi e amico, l'economista G. Bruno, non vide di buon animo l'accentramento amministrativo operato dal governo italiano (cfr.il suo opuscolo La Sicilia e le tre luogotenenze,Torino 1861). Quale segretario, dal 1863, della Camera di commercio di Palermo, ebbe la missione di rappresentarla all'apertura dell'istmo di Suez, compilando col fratello Onofrio una relazione che fu molto lodata. Curò inoltre la partecipazione della Sicilia alle esposizioni di Vienna e di Parigi. Nel 1875 fu tra i primi venti fondatori della Società siciliana di economia politica, presieduta da G. Bruno, il cui fine era quello di diffondere, come fu detto nel programma, "i principi liberisti della scienza economica", e, con l'economista F. Maggiore Perni, vi ebbe l'ufficio di segretario. Morì a Palermo il 3 marzo 1888.
Scritti principali: Riordinamento dei bilanci dello Stato, e riforma economica nel sistema delle imposte. Progetto,Torino 1862; Sul canale di Suez, relazione alla Camera di commercio di Palermo da' suoi delegati a rappresentarla nel convegno internazionale del 6 aprile 1865, presentata nella seduta del 22 maggio, Palermo 1860.
Bibl.: Giorn. ed Atti d. Soc. di economia politica, n.s., XVI, 2 (1888), pp. 12-13; P. Alatri, Lotte politiche in Sicilia sotto il governo della Destra, Torino 1954, p. 179 n.