CEVA, Tommaso
Gesuita, matematico e poeta, fratello di Giovanni e di Cristoforo (autore di versi latini e d'una traduzione latina della Gerusalemme). Nato il 20 dicembre 1649 a Milano, vi morì il 3 febbraio 1736.
Non è ancora dimenticata nella storia della cultura italiana la Philosophia novo-antiqua (Milano 1704, ristampata più volte in più luoghi e tradotta in sciolti da D.A. Sancassani Magati, Venezia 1730) come l'ultimo grande assalto dato "in forma" anche letteraria (8 dissertazioni di elegantissimi esametri) dalla scolastica alle nuove filosofie. Ma la sua fama ci è tramandata soprattutto dal Jesus Puer (Milano 1690, molte volte ristampato sino al 1835, tradotto in italiano dal vescovo Zorzi, Venezia 1796, dal padre Muzzarelli, Roma 1807, e da Mons. Gobbato, 18,0-72 e 1884), poema in 9 libri d'esametri, singolarissimo per una strana mistura di lezioso, di puerile, di grottesco e di comico con scenette squisitamente realistiche e un senso della natura tutto moderno: opera che, insieme con le molte Sylvae (2ª ed. aumentata 1704), ci rivela nel C. una capacità vitale a rinnovare il latino secondo la nuova materia e in aderenza strettissima coi tempi. Anche il saggio sulla vita e le poesie dell'amico Francesco de Lemene ha, secondo il giudizio del Croce, "l'andamento di un saggio moderno".
Nella sua raccolta d'opuscoli matematici (Milano 1695-1699) sono notevoli le considerazioni sulla divisione degli angoli, sia per via geometrica, sia per via meccanica, con l'uso d'uno strumento da lui inventato, che più tardi registrò anche il De l'Hôpital nel suo trattato sulle coniche. Sono interessanti, per la storia della scienza, le applicazioni che egli fece degli sviluppi sul piano delle superficie coniche e cilindriche allo studio di curve sghembe.
Edizioni complete dei suoi Carmina, Milano 1704 e ivi 1728, ma per la Philosophia novo-antiqua, vedi meglio l'ed. polemica fiorentina del 1723.
Bibl.: Per la biografia v. soprattutto G. Ferrari S. I., De T.C. Commentarius, Venezia 1750, nella Raccolta di opuscoli del Calogerà, XLIV e C. Sommervogel, Biblioth. des écrivains de la C. de J., Bruxelles-Parigi 1891, II, p. 1015. Sul Jesus Puer soprattutto Settembrini, Lezioni di St. d. lett. ital., II, Napoli 1869; Cereseto, Storia della poesia in Italia, II, Milano 1757, e C. Berardi, Un poema sacro dell'ultimo Seicento, in Studi di letterat. ital., IX (1912), pp. 71-88. Sulla Sylva "Cippus", imitata da G.L. Gresset, nel Ver-vert, B. Cotronei, in Atene e Roma, IX (1906), coll. 65-78. Sulla Philosophia novo-antiqua, G. Procacci, in Rassegna settimanale, VIII (1881), n. 191, e Maugain, Étude sur l'évolution intellectuelle de l'Italie, ecc., Parigi 1909, pp. 168-174. Sul saggio lemeniano B. Croce, Storia dell'età barocca, Bari 1929, pp. 221-223.