Scrittore ascetico (Kempen, Colonia, 1380 circa - Agnietenberg 1471). A Deventer, dove studiò (1392-99), subì l'influenza dei Fratelli della vita comune e divenne amico di Florens Radewijns: entrò poi tra i canonici di s. Agostino nel convento di Agnietenberg (presso Zwolle), vi fu ordinato prete (1413) e ne fu cronista e sottopriore. I suoi scritti (che ebbero larghissima influenza nella spiritualità cristiana) sono una delle più belle testimonianze della devotio moderna: la sua mistica è squisitamente affettiva e si svolge attorno ai temi dell'amore e della grazia come mezzi per attingere l'interiore contatto con Dio. Molte sue opere nascono dalle esigenze della predicazione e della direzione spirituale (sermoni e lettere, alcune delle quali veri trattati di vita spirituale); altre sono opuscoli ascetici e mistici (soprattutto attorno alla vita e passione di Gesù). Gli è stata attribuita, certo per l'affinità spirituale dovuta al comune ambiente della devotio moderna, l'Imitazione di Cristo.