TOMMASO di Cantimpré (Thomas de Cantiprato)
Scrittore medievale, nato a Leeuw-Saint-Pierre, vicino a Bruxelles, nel 1201, morto fra il 1261 e il 1280. A 16 anni entrò, come novizio, nel monastero dei canonici regolari agostiniani di Cantimpré, ove compì i suoi studî e fu ordinato prete. Verso il 1230, attratto dalla fama dell'ordine, passò ai domenicani di Lovanio. Fu quindi inviato a Colonia in quell'università dell'ordine, dove ascoltò le lezioni di Alberto Magno e fu, per alcun tempo, condiscepolo di Tommaso d'Aquino. Nel 1237 lasciò Colonia per Parigi. Verso il 1240 lo troviamo nuovamente al convento di Lovanio, dove esercitò l'insegnamento e ricoprì la carica di vicepriore. T. si distinse come agiografo, come naturalista e come moralista.
Fra le sue opere agiografiche notiamo la Vita Iohannis abbatis primi monasteri Cantimpratensis et eius ecclesiae e la Vita beatae Christinae Virginis cognomento Mirabilis, ecc. Come naturalista T. è conosciuto per essere l'autore di quella vasta opera che s'intitola Opus de natura rerum in XX libros distributum rimasta ancora inedita e alla quale attinsero, senza parsimonia, Vincenzo di Beauvais, Alberto Magno, Giacomo di Maerlant, ecc. Alla sua attività di scrittore moralista è dovuto il Bonum universale de apibus, in cui egli propone per modello, sia alle comunità civili sia alle ecclesiastiche, la vita delle api.
Bibl.: Notizie e bibl., in Biographie nationale, Bruxelles 1930-32, XXV, coll. 28-34.