DOLABELLA (o Della Bella), Tommaso
Pittore, nato a Belluno intorno al 1570, morto a Cracovia il 27 gennaio 1650. Allievo del Vassilacchi (v. aliense), fu da lui raccomandato al re di Polonia Sigismondo III, che nel 1595 lo chiamò a Cracovia ove restano di lui pitture nella chiesa e nel chiostro dei domenicani, nella chiesa del Corpusdomini (Presepe) e in quella di S. Barbara (Madonna con S. Aloisio e S. Stanislao Kostka). Nella chiesa dei camaldolesi in Bielany presso Cracovia dipinse i Fatti della vita di S. Benedetto. Rappresentò anche avvenimenti storici del suo tempo, e nel palazzo reale di Cracovia, la Presa di Smolensk, con molti ritratti; ma di questo quadro non vi è che un ricordo parziale in un'incisione del pittore stesso. Nel palazzo vescovile di Kielce dipinse la Disputa del vescovo Zadzik con gli Ariani. Dei suoi ritratti si possono ricordare quello del vescovo Paolo Piasecki, nel 1645 (convento di Mogila presso Cracovia), quello di Stanislao Tenczyński a Krzeszowice e quello del vescovo Martino Szyszkowski (convento dei francescani a Cracovia), tutti molto guasti e ritoccati. Abile epigono dei grandi maestri veneti del sec. XVI, dipinse nella maniera del Vassilacchi, del Bassano, del Tintoretto, spesso imitandoli e valendosi delle loro incisioni. Ebbe grande influenza sulla pittura in Polonia.
Bibl.: J. Muczkowski, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IX, Lipsia 1913 (con la bibl. precedente); M. Skrudlik, Tomasz Dolabella, in Rocznik Krakowski, XVI, Cracovia 1914, pp. 91-162; Z. Batowski, Kwartalnik historyczny, Leopoldi 1916, pp. 249-257, F. Kopera, Dzieje malarstwa w Polsce, II, Cracovia 1926, pp. 185-201.