ERASTO, Tommaso (Lieber [o Liebler], Thomas, da lui grecizzato in Erasto da ἐραστός "il più amato")
Teologo e medico tedesco-svizzero, nato probabilmente a Baden, nel cantone di Haargau (Svizzera), nel 1523, morto probabilmente a Basilea, nel 1583. Studiò a Basilea, a Bologna, a Padova e, finiti gli studî, fu nominato, nel 1553, medico del conte di Henneberg, Sassonia-Meiningen: nel 1558, medico dell'Elettore del Palatinato, e poi professore di medicina a Heidelberg e di filosofia morale a Basilea. Il suo protettore Federico III lo nominò (1559) membro della chiesa concistoriale e consigliere privato. Sarebbe oggi dimenticato per i suoi scritti di medicina (il cui elenco è nella Biograph. Lexicon der hervorrag. Aerzte, Vienna e Lipsia 1835, II, p. 252 segg.), se la sua fama non fosse raccomandata al trattato postumo, pubblicato nel 1589 da Giacomo Castelvetri, che ne aveva sposato la vedova, intorno alle relazioni tra lo stato e la Chiesa: Explicatio gravissimae quaestionis utrum excomunicatio mandato nitatur divino an excogitata sit ab hominibus. Ivi si sostiene che la Chiesa deve sottomettersi allo Stato e non ha alcun diritto di lanciare scomuniche. La traduzione inglese del trattato, con una breve vita dell'autore, fu pubblicata nel 1659 col titolo The nullity of Church Censures e poi, di nuovo, con quello A Treatise of Excomunication, nel 1682 e nel 1844. Erasto, in teologia, era seguace di Zwingli, ma temeva l'intolleranza dei consigli presbiteriani, dai quali dipendeva la disciplina ecclesiastica, e credette di evitare tale scoglio chiedendo la sottomissione della Chiesa allo Stato. La polemica con T. Beza fece conoscere le sue idee in Inghilterra, e le sue teorie politico-religiose trovarono, verso la metà del 1600, degli aderenti che formarono prima un sinodo a Westminster, e poi il partito o la setta che, dal suo nome, si disse degli erastiani. Oggi sopravvivono non molto numerosi, e più chc altrove, nella Scozia.
Fra i lavori di medicina citiamo: Disputationum de medicina Paracelsi quattuor partes (Basilea 1572-1575); Theses de contagio (Heidelberg 1574); De occultis pharmacorum potestatibus (Basilea 1572); Varia opuscula medica (Francoforte 1590); e parecchie opere relative all'astrologia e alla teologia.
Bibl.: A. Bonnard, Thomas Éraste et la discipl. ecclésiastique, Losanna 1894; Allgemeine deutsche Biog., VI, p. 180 segg.; G. V. Lechler e R. Stähelin, in Realencyklop. für prot. Theol. u. Kirche, 1898.