Patriota e studioso istriano (Albona 1818 - Venezia 1894); fu, giovanissimo, corrispondente dell'Istria di P. Kandler. Podestà di Albona (1847-49 e 1856-61), difese contro l'Austria la lingua e il carattere italiano della sua terra. Dal 1861, stabilitosi a Milano, fu elemento direttivo del Comitato politico dell'emigrazione veneta e del Comitato politico veneto centrale di Torino, poi (1866) del Comitato d'azione triestino-istriano. Più volte, sin che non gli fu vietato, tornò ad Albona dedicandosi a ricerche archeologiche, sul folclore, e quindi si stabilì a Venezia dove continuò l'attività politica e di studio. Tra le sue opere: Saggio di bibliografia istriana (1864); Mattia Flacio, istriano d'Albona (1869); Tradizioni popolari albonesi (1892).