WALDENSE, Tommaso
Il carmelitano Thomas Netter o Walden (Waldensis) nacque a Saffron Walden (Essex), in data non precisata che si suol collocare tra il 1375 e il 1380, e morì a Rouen il 2 novembre 1430. Studiò a Oxford e venne in grande fama di argomentatore; al concilio di Pisa del 1409 avrebbe controbattuto gli argomenti di Pietro di Candia (poi Alessandro V papa). Al ritorno in patria, W. si segnalò nelle persecuzioni dei seguaci di Wycliffe, fu inquisitore e divenne confessore di Enrico V, che stimolò alla difesa dell'ortodossia. Fu incaricato di missioni al concilio di Costanza e presso Ladislao re di Polonia e Michele gran maestro dell'Ordine Teutonico (1419); in quest'ultima occasione introdusse l'ordine carmelitano nell'Europa Orientale e avrebbe convertito al cattolicesimo (secondo una tradizione infondata) Vitoldo duca di Lituania (ond'egli è chiamato l'apostolo della Lituania). Un'altra tradizione vuole che Enrico V morisse tra le sue braccia; fu confessore anche di Enrico VI che accompagnò a Rouen dove morì.
W. è ricordato soprattutto come difensore della religione cattolica contro Wycliffe e Hus, e la sua abilità di argomentatore gli procurò il titolo di princeps controversistarum; contro gli eretici scrisse la sua opera capitale, Doctrinale Fidei Ecclesiae Catholicae contra Wiclevistas et Hussitas, composta nell'ultima parte della sua vita, e pubblicata a Parigi da Badius Ascensius tra il 1521 e il 1532, e in forma completa a Venezia nel 1571 (copie manoscritte alla Vaticana, alla Bibliothèque Nationale, ecc.). In un'altra opera ascritta al W., Fasciculi Zizaniorum Johannis Wyclif, è contenuta l'unica relazione contemporanea che possediamo intorno alle attività dei lollardi.
Bibl.: Introduzione del padre Blanciotti all'ediz. del Doctrinale, Venezia 1757.