tondo
Come aggettivo, assente - forse anche per la concorrenza di ‛ ritondo ' (v.) - in tutta l'opera minore di D., cui pure (stando ai lessici) andrebbe il merito della prima attestazione, resta affidato alle numerose occorrenze della Commedia, con riferimento a luoghi o cose e una gamma semantica piuttosto monocorde, che oscilla intorno a valori solo tendenzialmente geometrici, " di figura circolare o sferica " e simili (Tommaseo: " rotondo richiede di solito maggiore esattezza di forma; t. può essere grossolanamente tale ").
Così nella prima cantica: XIV 124 'l loco è tondo, l'Inferno ha " forma circolare "; XVIII 7 Quel cinghio [la " corona circolare " che nel suo insieme costituisce le Malebolge]... è tondo; XIX 15 ciascun [foro, ove stanno conficcati i simoniaci] era tondo; XX 7 lo vallon tondo; XXXI 40 cerchia tonda (delle mura di Montereggioni); XXXIV 138 pertugio tondo. Un solo esempio nella seconda, dove (Pg XXIII 119) la suora del sole appare tonda nel tempo del plenilunio, altrove designato col semplice sintagma luna tonda (If XX 127).
Più frequente nella terza: XVIII 75 augelli sorti di rivera... / fanno di sé or tonda or altra schiera, " si dispongono volando in schiere che prendono diverse forme, ma sempre nettamente delineate (ora di circoli, ora di triangoli, e via dicendo) ". Così il Sapegno, che d'accordo coi più avveduti commentatori pensa alle gru, richiamando le ascendenze lucanee (Phars. V 713-714 " primo volatu / Effingunt varias, casu monstrante, figuras "), non invece i riscontri interni di Pg XXIV 64-66 e XXVI 43-47 ma soprattutto di If V 46-47; Pd XXII 132 questo etera tondo, " sfera " celeste, cielo " circolare " (l'ottavo); XXVIII 75 le sustanze... tonde, i " cerchi luminosi " in cui si dispiegano le gerarchie angeliche; XXX 90 di sua lunghezza divenuta tonda (l'onda del miro gurge, da lunga che prima appariva, sembrò trasformata in " figura circolare ").
Unico, l'impiego traslato del termine in XXIV 86, ove D. proclama la sua fede sì lucida e sì tonda, / che nel suo conio nulla mi s'inforsa: alla metafora della moneta, di lega splendente perché genuina, " integra " nei contorni e nei rilievi, si associa la suggestione della figura circolare (se non sferica) come emblema o ‛ topos ' di assoluta perfezione.
Come sostantivo, vale " rotondità ", " sfera ". Così, riferito alla terra che col mare era bene lo mezzo di tutto (Cv III V 6), e pertanto 'l suo tondo tutto [" il globo terracqueo ", Busnelli-Vandelli] si girava a torno al suo centro (secondo l'opinione di Platone nel Timeo, poi ripudiata da Aristotele nel De coelo et mundo); mentre in altro luogo si adibiva ad analoga funzione il sinonimo ‛ ritondo ' (Cv II XIII 26; cfr. questa voce).
Anche nelle tre occorrenze del poema, tutte nella terza cantica, il significato poco diverge dall'una all'altra o rispetto al trattato, permanendo nel registro geometrico di " cerchio ", " circonferenza ", in due casi con ‛ iunctura ' sintagmatica solo apparente: Pd XIII 51, ove l'opinione di D. riguardo ad Adamo e a Cristo e le parole di Tommaso su Salomone si riconoscono legate in un identico rapporto con la verità, come il centro di un cerchio rispetto a tutti i punti della circonferenza (cfr. Vn XII 4 e Cv IV XVI 8), entrambe vere in quanto disposte proprio nel mezzo della verità (concepita quale circolo perfetto), appunto nel vero farsi come centro in tondo; e XIV 102, a proposito del venerabil segno [la croce nel cielo di Marte] / che fan giunture di quadranti in tondo, si genera " dall'intersecarsi ad angolo retto delle linee di congiunzione dei quattro quadranti, vale a dire dei due diametri di un cerchio: il segno cioè di una croce greca, a bracci uguali " (Sapegno). Si veda ancora Pd XX 68 questo tondo, che è l'" arco circolare " del ciglio superiore (ove Rifeo costituisce la quinta de le luci sante) nell'occhio dell'aquila apparsa a D. nel cielo di Giove (cfr. cerchio per ciglio, v. 43; in la circunferenza, v. 49; ne l'arco declivo, v. 61).
Nell'ambito dell'aggettivo sostantivato rientra il sintagma avverbiale ‛ a t. ', " in senso circolare ": If VI 112 Noi aggirammo a tondo quella strada, " seguimmo verso sinistra l'orlo interno del terzo cerchio ", oppure (Casini-Barbi) " facemmo la via che gira all'intorno del cerchio "; Pg XI 28 a tondo [" in giro "] ... su per la prima cornice.