Poeta e drammaturgo inglese (n. Leeds 1937). Attento e appassionato accusatore dei mali del mondo contemporaneo, la sua poesia esprime il conflitto creato dall'innesto di una cultura borghese e aristocratica sulle culture subalterne: un linguaggio composito, dove il gergo proletario è calato in forme poetiche tradizionali (elegia, sonetto) e mescolato a citazioni di poesia colta, gli permette di evidenziare con violenza situazioni di disagio sociale o di denunciare gravi problemi internazionali. In italiano sono state pubblicate le selezioni delle sue poesie V. (1993), V. e altre poesie (1996), In coda per Caronte (2003) e Vuoti (2008), contenente una selezione di nuove poesie e un estratto dai Trackers of Oxyrhynchus (1988).
Di famiglia povera, ha frequentato con una borsa di studio la Leeds Grammar School. Dopo la laurea in lettere classiche all'università di Leeds (1958), si è specializzato in linguistica. È stato maestro a Dewsbury (1960-62), poi lettore d'inglese alla nuova Ahmadu Bello University a Zaria, nella Nigeria del Nord (1962-66), e nel 1966 alla Univerzita Karlova di Praga. Nel 1967 si è stabilito a Newcastle-upon-Tyne. Dal 1977 al 1979 è stato resident dramatist del National Theatre di Londra.
Ha esordito con Newcastle is Peru (1969), lungo poema autobiografico che prelude a più compiute espressioni del motivo ispiratore della sua poesia: il conflitto, personale e sociale, creato dall'innesto di una cultura borghese e aristocratica nel mondo proletario. Nella raccolta The Loiners (1970), dove ritornano ossessivamente i temi del sesso e della morte, H. dà prova di una grande abilità nell'uso della metrica e del linguaggio, calando il gergo proletario (quello dei Loiners, gli abitanti del distretto minerario di Leeds) in forme poetiche tradizionali (elegia, sonetto) e mescolandolo a citazioni di poesia colta. Sono seguiti: Poems from the school of eloquence, un'opera in progress (prima ed. 1976; ed. ampliate 1978, 1981, 1987) costruita su una sequenza di sonetti in quattro quartine; Selected poems (1984; 2a ed. ampliata 1987); e V. (1985; V. sta per Versus, "contro"), poemetto narrativo in quartine a rima alterna (a imitazione della Elegy written in a country churchyard di T. Gray), con il quale H. ha ottenuto il definitivo successo. Tra gli altri volumi di poesia si ricordano Anno 42 seven new poems (1987), il poema A cold coming (1991), le raccolte Permanently bard: selected poetry (1995) e The shadow of Hiroshima and other film/poems (1995). L'attenzione di H. per le varie forme di disagio sociale e per i mali del mondo contemporaneo si manifesta anche nella sua attività di scrittore e traduttore per il teatro, dove spesso attualizza testi del repertorio tradizionale. Tra i molti titoli si ricordano: Aikin Mata (in collab. con J. Simmons, 1965), adattamento della Lisistrata di Aristofane alla situazione africana; Le misanthrope, allestito nel 1973, ambientato nella Francia di De Gaulle; un'importante Orestea (The Oresteia, 1981); un adattamento da Sofocle, The trackers of Oxyrhyncus (1988); Black daisies for the bride (1993; premio Italia 1994); The prince's play (1996) da Le roi s'amuse di V. Hugo. Ha realizzato inoltre numerose opere per la televisione (tra le quali The blasphemer's banquet, 1989, sul caso Rushdie; A maybe day in Kazakhstan, 1994) ed è stato librettista per il Metropolitan opera house di New York. Molte sue opere sono raccolte in Dramatic verse 1973-1985 (1985) e Plays three (1995). Sono inoltre da ricordare: Prometheus (1998); Laureate's block and other occasional poems (2000); Under the clock (2005). Nel 2007 sono state edite due nuove raccolte, Collected poems e Collected film poetry.