Harrison, Tony
Poeta e drammaturgo inglese, nato a Leeds (Yorkshire) il 30 aprile 1937. Di famiglia povera, ha frequentato con una borsa di studio la Leeds Grammar School. Dopo la laurea in lettere classiche all'università di Leeds (1958), si è specializzato in linguistica. È stato maestro a Dewsbury (1960-62), poi lettore d'inglese alla nuova Ahmadu Bello University a Zaria, nella Nigeria del Nord (1962-66), e nel 1966 alla Univerzita Karlova di Praga. Nel 1967 si è stabilito a Newcastle-upon-Tyne. Dal 1977 al 1979 è stato resident dramatist del National Theatre di Londra.
La poesia di H. esprime il conflitto creato dall'innesto di una cultura borghese e aristocratica sulle culture subalterne. Un linguaggio composito, dove il gergo proletario (quello dei Loiners, gli abitanti del distretto minerario di Leeds) è calato in forme poetiche tradizionali (elegia, sonetto) e mescolato a citazioni di poesia colta, permette a H. di evidenziare con violenza situazioni di disagio sociale o di denunciare gravi problemi internazionali. Tuttavia non lo si può definire un poeta politico, ma piuttosto un attento e appassionato accusatore dei mali del mondo contemporaneo.
Al lungo poema autobiografico Newcastle is Peru (1969) è seguita la raccolta The Loiners (1970), che ha rivelato in H. grande abilità nell'uso della metrica e del linguaggio. In Poems from the school of eloquence, un'opera in progress (prima ed. 1976; ed. ampliate 1978, 1981, 1987), H. usa una sequenza di sonetti in quattro quartine per esprimere il mondo di modeste certezze dei genitori, intaccato da fenomeni di degenerazione sociale, e il proprio doloroso estraniamento. Dopo Selected poems (1984; seconda ed. ampliata 1987), ha confermato il proprio successo con V. (1985; V. sta per Versus, 'contro'), poemetto narrativo in quartine a rima alterna a imitazione della Elegy written in a country churchyard di Th. Gray; traendo spunto da una visita alla tomba dei genitori, deturpata dalle scritte degli skinheads, H. intesse un dialogo col suo alter ego proletario in cui esplodono le contraddizioni che sono alla base della sua poesia. Altro poema emblematico di macabro sarcasmo è A cold coming (1991).
Intensa l'attività di scrittore e traduttore per il teatro: Aikin Mata (in collab. con J. Simmons, 1965), adattamento della Lisistrata di Aristofane alla situazione africana; Le misanthrope, allestito nel 1973, ambientato nella Francia di De Gaulle; Phaedra Britannica (1975), da Racine, situato in India, sede di conflitto tra ordine e passioni.
Si ricordano ancora: Bow down (1977) e The passion (1977), rispettivamente da ballate tradizionali inglesi e da un ciclo di misteri di York del 15° sec.; un'importante Orestea (1981); un adattamento da Sofocle, The trackers of Oxyrhyncus (1988); The gaze of the Gorgon (1992); Black daisies for the bride (1993; premio Italia 1994); The Kaiser of Karnuntum (1995); The prince's play (1996) da Le roi s'amuse di V. Hugo, con riferimenti alla famiglia reale britannica. Ha realizzato inoltre numerose opere per la televisione (Big H., commedia musicale, 1984; The blasphemer's banquet, 1989, sul caso Rushdie; A maybe day in Kazakistan, 1994) ed è stato librettista per il Metropolitan di New York. Molte sue opere sono raccolte in Dramatic verse 1973-1985 (1985) e Plays three (1995). Tra gli altri volumi di poesia si ricordano: Anno 42 seven new poems (1987); Permanently bard, selected poetry (1995); The shadow of Hiroshima and other film/poems (1995). In italiano sono state pubblicate due selezioni delle sue poesie: V. (1993) e V. e altre poesie (1996).
bibliografia
J.R. Kaiser, Tony Harrison a bibliography, 1957-1987, London 1989.
Essays on Tony Harrison, ed. N. Astley, Newcastle-upon-Tyne 1990.
M. McDonald, Ancient sun, modern light. Greek drama on the modern stage, New York 1992.
L. Spencer, The poetry of Tony Harrison, New York-London 1994.
J. Kelleher, Tony Harrison, Plymouth 1996.
Tony Harrison loiner, ed. S. Byrne, Oxford 1997.