TOPI o Muridi (lat. scient. Muridae Gray, 1825; fr. Muridés; ted. Mausartige)
Famiglia di Roditori topiformi (v.), alla quale appartengono la grande massa dei semplicidentati (v.) e quasi la metà dell'intero ordine. La statura varia da circa 30 ad appena 5 cm. di lunghezza di testa e tronco; la forma e il tenore di vita degli appartenenti a questa famiglia cosmopolita e capace di adattarsi a ogni ambiente sono svariatissimi. Il carattere comune più costante dei Muridi è di avere il 1° molare più lungo e funzionalmente più importante del 2° e del 3°. La famiglia si suddivide nelle seguenti sottofamiglie: Miotalpe, Arvicole, Neotome, Sigmodonti, Cricetomii, Lofiomii, Topi, Dendromii, Otomii, Gerbilli, Fleomii, Rincomii, Idromii (v. le singole voci).
La sottofamiglia dei Topi o Murini (lat. scient. Murinae Illiger, 1815) comprende forme che somigliano assai da vicino ai notissimi topi e ratti casalinghi; hanno il muso a punta e peloso; il labbro superiore carnoso e fesso, gli occhi assai grandi sporgenti e neri, gli orecchi grandi liberanente emergenti dal pelame, la coda lunga e rivestita di numerose squame e di brevissimi peluzzi, la mano con 4 dita e pollice rudimentale, il piede con 5 dita, il rivestimento peloso composto di lanuggine, di peli di contorno e di numerosi peli principali più lunghi, le vibrisse del labbro superiore molto lunghe e disposte su 5 file. I 3 molari sono bassi e muniti i superiori di 3 file di tubercoli, gl'inferiori di 2 file; con l'uso i tubercoli si logorano, si fondono da prima in gioghi trasversali, poi scompaiono.
Dei numerosi generi appartenenti alla sottofamiglia elenchiamo i seguenti: Ratto, (v.), Topo, Muricolo, Nesocia (v.), Cricetomio, Saccostomio, Acomio (v.), Arvicanto (v.), Golunda (v.), Vandeleuria, Chiropodomio, Crateromio, Mallomio, Batomio, Carpomio, Uromio, Pogonomio, Chiruromio, Pitechiro, Coniluro, Ascofaringe.
Il genere Topo (lat. scient. Mus L., 1758; fr. souris; sp. ratón; ted. Maus; ingl. mouse), nel quale comprendiamo per semplificazione anche i generi o sottogeneri Apodemus Kaup, 1829 = Sylvaemus Ognev, 1924, Micromys Dehne, 1841 e Leggada Gray, 1837, conta circa 220 specie e sottospecie (1934) e può dirsi "secondariamente cosmopolita", inquantoché il topo casalingo (Mus musculus L.) accompagna l'uomo ovunque esso vada; primitivamente il genere mancava del tutto a Madagascar e in America. Tutti i Topi propriamente detti sono di forme svelte e graziose, hanno movimenti rapidi e agilissimi, intelligenza indubbiamente sveglia, sensi molto acuti specialmente per quello che riguarda l'udito e l'olfatto, e sono d'indole socievole. Ma quasi tutti si rendono fastidiosi e sono odiati per i disturbi e i danni che recano nelle abitazioni, alle derrate, ai campi, ai boschi, per quanto siano meno nocivi dei loro prossimi parenti i Ratti (v.).
La sistematica dei Murini è ben lungi dall'essere definitivamente chiarita. Si ritiene in generale che il comune Topo delle case italiane appartente alla sottospecie. Mus musculus azoricus Schinz. Del topo selvatico (Apodemus selvaticus L.) sono note per l'Italia 3 sottospecie: la grande A. s. flavicollig Melchior, che trovasi sulla catena alpina in località instabili; la media settentrionale A. s. Milleri de Beaux, che abita l'Italia settentrionale e centrale; la media meridionale A. s. dichrurus Rafinesque, diffuso nell'Italia meridionale e nelle isole. Della statura del topo selvatico, ma somigliante al topolino seguente per la brevità delle orecchie è il Topo agrario (Apodemus agrarius Pallas), che è caratterizzato da una lunga striscia vertebrale nerastra, ed è presente ma non comune nelle Venezie e qualche poco anche in Lombardia. Il graziosissimo e innocuo topolino delle risaie (Micromys minutus sorecinus Hermann) ha coda prensile e fabbrica degli artistici nidi.
I più piccoli fra tutti i topi sono le Leggade generalmente di colore intensamente rossastro, indiane e africane.
In Abissinia vive un minuto topo genericamente ben distinto, il Muricolo o Topolino imberbe (Muriculus imberbis Rüppell).