BERGERON, Tor
Meteorologo, nato da genitori svedesi a Godstone, in Gran Bretagna il 15 agosto 1891. È stato uno dei principali collaboratori di V. Bjerknes (v. VII, p. 169; App. III,1, p. 235) e ha contribuito all'affermarsi della Scuola di Bergen. Ha tenuto corsi a Malta, a Mosca, a Belgrado e negli Stati Uniti; è stato professore a Stoccolma e a Uppsala. Gli si debbono la scoperta (18 novembre 1919) e la descrizione dell'occlusione e il suo inserimento nel modello norvegese di ciclone extratropicale, il concetto, fondamentale per il progresso della meteorologia, di massa d'aria (Über die dreidimensional verknüpfende Watteranalyse, in Geofysiske Publikasjoner, vol. V, n. 6,1928), la creazione della climatologia dinamica (Richtlinien einer dynamischen Klimatologie, in Meteorologische Zeitschrift, 1930), la messa a punto e il successo della teoria dei germi di ghiaccio per spiegare il fenomeno delle precipitazioni atmosferiche (On the physics of cloud and precipitation, in Union Géodesique et Géophysique Internationale, Association de Météorogie, Comptes-rendus de l'Assemblée de Lisbonne du 17-25 Septembre 1933, 1935), cioè gran parte delle idee oggi correnti in meteorologia e che hanno diffuso la conoscenza di questa disciplina fuori dalla cerchia degli specialisti.
Nel secondo dopoguerra, preoccupato del crescente bisogno di acqua dolce, ha studiato a lungo la stimolazione artificiale e il condizionamento orografiico delle precipitazioni (Project Pluvius), comunicando i risultati in pubblicazioni dell'università di Uppsala.
Profonde e suggestive sono anche le riflessioni critiche sui metodi e la storia della meteorologia, che egli ha esposto nel Rossby memorial volume (1959) e a Vienna nel 1965 al Convegno sulla prognostica meteorologica in occasione del centenario del servizio sinottico austriaco. L'esposizione più sistematica delle sue idee si trova nel volume Dynamic meteorology and weather forecasting (American meteorological society, 1957), in collaborazione con J. Bjerknes, R. C. Bungaard e C. L. Godske.