TORNESE (Tornesello)
Il denaro e il grosso della moneta di Tours in Francia (tournois) italianizzato in tornese. Il denaro risale ai tempi di Carlo Magno e il grosso a quelli di Luigi IX (1226-1270).
Questa moneta col suo tipo caratteristico del castello ebbe larga diffusione specie in Oriente ad opera delle crociate e quindi, come avvenne per altre, fu imitata e contraffatta. Sono numerosi i tornesi dei principi cristiani di Oriente: di là, con gli Angioini, vennero nell'Italia meridionale. Nel regno di Napoli il tornese entrò addirittura nella nomenclatura della monetazione locale, pur avendo perduto le caratteristiche dei tornesi francesi e orientali. Si disse tornese una moneta di rame del valore di sei cavalli o mezzo soldo che apparve la prima volta nel 1581 durante il regno di Filippo II di Spagna, e che con variazioni di tipo e di peso è durato fino agli ultimi sovrani della famiglia Borbone. Anche la repubblica di Venezia creò una speciale monetuccia di mistura per il Levante con tipi proprî (croce e leone) verso la meià del sec. XIV, che venne detta tornesello.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, VII, tavv. iii, 18, 21, 27; iv, 15; v, 10; A. Engel e R. Serrure, Traité de numismatique du moyen âge, Parigi 1894; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.