TOSCOLANO-MADERNO (A. T., 20-1, 24-6)
Comune della sponda bresciana superiore del Garda, prende nome dai due centri più importanti che vi si sono sviluppati (già comuni distinti) dalle due parti del delta del Toscolano. Il territorio (ha. 5673) si estende alquanto dentro terra, risalendo la valle Toscolana, e produce soprattutto olio, agrumi, vino, frutta e ortaggi; ma più notevole è l'importanza che vi hanno assunto le industrie (cartiere, prodotti chimici, macchine agricole), di cui alcune hanno tradizioni lontane. La popolazione, che era di 3538 ab. al principio del secolo scorso (1808), è salita a 6034 ab. nel 1931 (la densità è oggi di 105 ab. per kmq.), dei quali 4712 accentrati. Maderno, sul fianco meridionale del conoide, contava 1725 ab. nel 1931; Toscolano, sul fianco volto a N., 1537: sono ambedue insediamenti d'antica data, come prova il loro nome romano e la ricca suppellettíle archeologica (anche etrusca) rinvenuta nel loro territorio.
Arte della stampa. - Gabriele di Pietro, nativo di Treviso, dopo avere stampato a Venezia dal 1474 al 1478, si recò poi a Toscolano sul Lago di Garda, dove erano fiorenti cartiere. Si conoscono sei opere da lui impresse "in Tuscolano lacus Benaci" negli anni 1479 e 1480, fra cui un introvabile Esopo, la Summa artis notariae di Orlandino Passaggeri ed un Compendio di salute di Niccolò da Osimo. Nel secolo seguente il noto tipografo Paganino Paganini lasciò Venezia per stabilirsi a Toscolano, e qui, insieme al figlio Alessandro, produsse dal 1519 al 1538 una serie di graziose edizioni composte con tipi nuovi, caratteristici, non adoperati da altri.
Bibl.: L. Lechi, Memorie sulla tipografia bresciana nel sec. XV, Brescia 1854; G. Fumagalli, Lexicon Typogr. Italiae, Firenze 1905, p. 427; R. Sturel, Recherches sur une collection in-32 publiée en Italie au début du XVIe siècle, in Revue des livres anciens, Parigi 1913, pp. 50-73.