Yasumi, Toshio
Sceneggiatore giapponese, nato a Osaka il 6 aprile 1903 e morto a Tokyo il 22 maggio 1991. È noto sia per i copioni cinematografici di grande impegno democratico del secondo dopoguerra, sia per gli adattamenti da importanti opere letterarie che costituirono la parte più rivelante del suo contributo alla storia del cinema giapponese.
Come molti altri suoi colleghi, durante la Seconda guerra mondiale Y. fu autore di opere di propaganda, come i due film di Watanabe Kunio, Kessen no ozora (1943, Verso il cielo del combattimento decisivo) e Ato ni tsuzuku o shinzu (1945, Credo di essere seguito), biografia di un soldato morto nelle Filippine, o Neppu (1943, Vento caldo) di Yamamoto Satsuo e Susume kokuritsuki (1943, Avanti, drappello dell'indipendenza!) di Kinugasa Teinosuke. Nel dopoguerra, Y. si fece invece portatore di valori e ideali democratici, mettendo in risalto i lati oscuri del passato regime e attirandosi prima le simpatie e poi le critiche (data la vena sempre più radicale del suo lavoro) degli organismi di controllo dell'attività cinematografica durante l'occupazione americana. In questo periodo egli scrisse le sceneggiature di film come Minshū no teki (1946, Nemico del popolo) di Imai Tadashi, sulla connivenza tra i grandi gruppi capitalisti e la classe militare ai danni dei lavoratori, costretti a produrre ordigni bellici anziché fertilizzanti agricoli; Sensō to heiwa (1947, Guerra e pace) di Yamamoto Satsuo e Kamei Fumio, feroce critica della guerra ispirata a Enoch Arden (1911) di David W. Griffith; Mata au hi made (1950, Fino al nostro prossimo incontro) di Imai, tragica storia d'amore tra due giovani separati dalla guerra. Importante fu, nel 1947, la collaborazione con Kurosawa Akira, Oguni Hideo e Yamazaki Kenta per la sceneggiatura del film in quattro episodi Yotsu no koi no monogatari (Storia di quattro amori), girato da Kinugasa, Naruse Mikio, Toyoda Shirō e Yamamoto Kajirō.Negli anni Cinquanta diede vita a un vero e proprio sodalizio artistico con il regista Toyoda, dedicandosi soprattutto all'adattamento di testi letterari e classici della letteratura giapponese del Novecento. Nacquero così, fra gli altri, Neko to Shōzō to futari no onna (1956, La gatta, Shōzō e le due donne), dall'opera omonima di Tanizaki Jun'ichirō, storia di un uomo oppresso dalla madre e dalle sue due mogli, Yukiguni (1957, Il paese delle nevi), dal romanzo del premio Nobel Kawabata Yasunari, che narra la tragica vicenda d'amore fra un artista e una giovane geisha, e Yotsuya kaidan (1966, I fantasmi di Yotsuya), da un dramma di Tsuruya Nanboku, su un samurai ossessionato dal fantasma della sua prima moglie. Y. non si limitò, alla collaborazione con Toyoda e scrisse sceneggiature anche per altri autori di rilievo del cinema giapponese degli anni Cinquanta e Sessanta. Presero così forma Takekurabe (1955, Adolescenza) di Gosho Heinosuke, da un romanzo della scrittrice Higuchi Ichiyō, che descrive con finezza la vita di una ragazza che si appresta a diventare geisha, Chūshingura (1963, Il forziere dei vassalli fedeli) di Inagaki Hiroshi, da un classico del teatro giapponese che narra l'epica avventura di un gruppo di quarantasette rōnin (samurai senza padrone) decisi a vendicare il loro signore prima di togliersi la vita con un suicidio collettivo, Wagahai wa neko de aru (1975, Io sono un gatto) di Ichikawa Kon, da un romanzo di Natsume Sōseki, sulla vita di un uomo incapace di realizzare i propri progetti, narrata attraverso gli occhi del suo gatto. Y. chiuse la sua carriera nel 1976, scrivendo la sceneggiatura di un film diretto ancora a quattro mani da Toyoda e Ichikawa: Tsuma to onna no aida (Fra la moglie e la donna).