TOUL
(lat. Tullum)
Cittadina della Francia nordorientale (dip. Meurthe-et-Moselle), situata sul fiume Mosella.Modesto centro situato lungo la strada che da Lione portava a Treviri, T. fu sede vescovile dal sec. 4°, fece parte del regno di Lorena e poi dell'impero germanico, restando per tutto il Medioevo sotto il dominio dei vescovi vassalli dell'impero.
Il monumento più insigne di T. è la cattedrale di Saint-Etienne, voluta dal vescovo s. Gerardo (963-994) e ampliata sotto il vescovo Pibon (1069-1107) con l'aggiunta di un corpo occidentale; essa, che faceva parte del complesso vescovile, venne rimaneggiata nel 1221 secondo uno schema ancora romanico. Il progetto operava una sintesi tra il modello del coro di Notre-Dame a Verdun (1147 ca.) e le parti inferiori della cattedrale di Reims, conservando il corpo occidentale e prolungando la chiesa verso E.Il nuovo cantiere si pose in concorrenza con quello della cattedrale di Metz e l'abside dotata di vetrate, molto innovativa sia pure nel rispetto delle regole liturgiche locali, fece scuola nel 1231 e nel 1235 nella Liebfrauenkirche a Treviri e nella Elisabethkirche a Marburgo. La struttura si precisò poi con la costruzione del transetto, il cui progetto iniziale venne ampliato in concomitanza con l'innalzamento della copertura a volta dell'abside. Tra il 1230 e il 1240 venne eretto il braccio meridionale, seguito da quello settentrionale, assieme all'ultima campata della navata, mentre veniva iniziato il nuovo chiostro. Gli stalli furono sistemati attorno alla tomba di s. Gerardo, mentre gli altari e gli scanni cerimoniali erano stati trasferiti nell'emiciclo. Si giunse perciò a un nuovo compromesso architettonico tra la partitura esemplata su Reims e il Gotico 'parigino'. La planimetria è improntata sullo schema detto 'assiale', certo per l'influsso di Marburgo e di Treviri.Ispirate a un ideale di grandiosità e sobrietà insieme, le parti orientali della cattedrale esercitarono un'influenza decisiva sulle chiese monastiche, in particolare quelle degli Ordini mendicanti (Minoritenkirche a Colonia e a Ratisbona, abbaziale cistercense di Haina) e su una serie di collegiate e di abbaziali che resistettero alla tendenza allo sviluppo verticale a tre livelli, come per es. il duomo di Naumburg, Saint-Martin a Colmar, Tholey, Saint-Georges a Haguenau, l'abbaziale benedettina (od. St. Vitus) a Mönchengladbach, l'abbaziale di Wimpfen-im-Tal, la chiesa dedicata a s. Caterina a Oppenheim, Wissembourg. Anche se la ricezione dell'arte francese in Germania non è riconducibile esclusivamente al gruppo di T., l'ascendente di questo centro fu pari a quello di Soissons in Francia.La cattedrale di Saint-Etienne a T. esercitò inoltre una supremazia quasi schiacciante nella stessa Lorena, dove venne imitata da tutte le abbaziali e le collegiate ricostruite tra il 1240 e il 1300: Saint-Dié, Metz (Sainte-Ségolène, Notre-Dame la Ronde, Saint-Vincent), Saint-Maurice a Epinal, Saint-Gengoult a T., Saint-Pierre (od. parrocchiale di Notre-Dame) a Remiremont, Saint-Nicolas a Munster.
L'insieme delle opere costituenti la struttura della parte orientale della costruzione venne terminato e sistemato verso il 1245, sotto Roger de Mercy; il clero entrò da allora in conflitto per due secoli con il Comune, di cui la collegiata di Saint-Gengoult costituiva l'emblema dell'epicentro economico urbano. Questa chiesa, fondata da s. Gerardo, venne ricostruita verso il 1250 seguendo le stesse tappe della cattedrale, con una pianta di poco differente e secondo un programma maggiormente impegnato nella raffinatezza rayonnante di quanto non fosse avvenuto nel transetto della chiesa madre (le cui volte vennero erette solo poco dopo il 1286). Il Capitolo della cattedrale poté accogliere innovazioni di carattere artistico esclusivamente nell'impianto di un nuovo chiostro.Il cantiere relativo alle campate comprese tra la quarta e la settima si aprì solo nel secolo successivo, basandosi sulle caratteristiche architettoniche della torre di Pibon e imitando l'ottava campata; analoga impostazione conformista presenta l'immenso chiostro; questi interventi vennero completati nel 1406.L'abside a sette lati audacemente raddoppia le proporzioni delle cappelle di Reims (m 2813), cattedrale alla quale l'edificio si ispira totalmente nei pilastri, nella struttura muraria (strombature e aperture), nella decorazione e nelle modanature. Le aperture delle tribune sono una prefigurazione dei remplages quadripartiti del Gotico rayonnant e potrebbero essere il risultato di una riduzione delle aperture previste nel primo progetto sulle facciate del transetto.Il transetto è dotato di due absidi piatte 'all'inglese'; assieme all'abside, esso si inscrive in un semicerchio, il cui centro è costituito dalla crociera: si tratta di un coro 'assiale', a tre absidi in posizione scalare, da cui derivano le sue dimensioni inconsuete (m 16 di larghezza, m 54 di lunghezza, m 32 originariamente in altezza), stabilite al momento di una modifica del progetto iniziale, che intendeva sacrificare il corpo occidentale ottoniano. L'influenza parigina è riconoscibile nella riduzione dello spessore del muro, nei costoloni dalla modanatura complessa, nella finestra del tipo di Saint-Denis (la più alta del genere: m 22-8). Il pilastro che si prolunga nel muro è una sintesi tra il sostegno incassato e il pilastro polistilo e l'alzato a due piani trova giustificazione nel programma generale, in quanto il passaggio superiore nello spessore murario appare esemplato tanto sull'esempio di Reims quanto su quello dell'architettura della Borgogna. La grande altezza delle navate laterali, i pilastri della navata e l'articolazione degli esterni tradiscono l'influenza delle prime grandi chiese 'a sala'.Poiché gli interventi del sec. 14° si attennero alla più rigorosa conformità e gli ammodernamenti del 15° si limitarono agli archi inclinati e ai remplages, la cattedrale di T. presenta nell'insieme un'omogeneità pari a quella di altre grandi cattedrali.
Bibl.: A. Villes, La cathédrale de Toul. Histoire et architecture, Toul-Metz 1983.A. Villes