Trachea
La trachea (dal greco τραχεῖα, aggettivo femminile di τραχύς, "aspro", riferito ad ἀρτερία: propriamente "arteria aspra", perché, facendovi scorrere sopra il dito, si sentono i passaggi da un anello cartilagineo all'altro) è un organo impari mediano dell'apparato respiratorio dell'uomo e dei Vertebrati superiori, costituito da un condotto fibromuscolare e cartilagineo, nell'uomo lungo circa 12 cm, compreso tra la laringe e l'origine dei bronchi (v. vol. 1°, II, cap. 6: Torace, Trachea, bronchi, polmoni).
L'apparato respiratorio umano è costituito dalle vie aeree, in cui passa l'aria diretta alle strutture nelle quali si realizzano gli scambi gassosi, e dai polmoni. L'aria penetra all'interno dell'organismo o attraverso la bocca o attraverso le narici, passa nella faringe e da qui, attraverso la glottide, nella laringe e di seguito nella trachea. Questa è un tubo flessibile, ma resistente, a forma di cilindro appiattito posteriormente con un diametro di circa 2 cm, e rappresenta il condotto aereo di calibro maggiore. Nella sua parte caudale, scende nel torace e si divide nei due bronchi primari, uno per ciascun polmone. La mucosa della trachea è costituita da un tipico epitelio respiratorio che riveste una lamina contenente fibre di elastina ed è circondata da una sottomucosa di tessuto connettivo. Le pareti dell'organo sono rinforzate da anelli cartilaginei incompleti, evidenziabili al tatto, che hanno la funzione di rafforzare le pareti stesse e proteggere la via aerea. Essi inoltre impediscono alla trachea di collassarsi o sovraespandersi quando si verificano cambiamenti di pressione nel sistema respiratorio. Le porzioni aperte degli anelli cartilaginei si trovano a livello della faccia posteriore, verso l'esofago, e sono completate da una membrana fibrosa contenente muscolatura liscia che impedisce un'eccessiva modifica del diametro del lume tracheale. Questo, comunque, cambia di momento in momento perché si trova sotto il controllo della sezione simpatica del sistema nervoso autonomo. La stimolazione del simpatico, infatti, aumenta il diametro della trachea, permettendo più facilmente il passaggio dell'aria lungo le vie respiratorie.
Sebbene la respirazione aerea fosse presente in alcuni Pesci ancestrali, gli antichi crossopterigi dai quali si sono evoluti i Vertebrati terrestri, la trachea si riscontra soltanto nei Tetrapodi. Negli Anfibi adulti, i sacchi polmonari sono in comunicazione con il pavimento della faringe per mezzo di un corto condotto, nel quale si può già riconoscere un tratto laringotracheale che si biforca in due bronchi. Negli Urodeli comincia a formarsi il collo e la via area diviene più lunga, differenziandosi in laringe, trachea e bronchi. Nei Rettili, negli Uccelli e nei Mammiferi la trachea è sempre presente e la sua lunghezza varia, naturalmente, con la lunghezza del collo. In particolare, negli Uccelli e in alcune tartarughe, la parte della trachea che si trova all'interno del collo è più lunga del collo stesso, per adattarsi agli stiramenti e alla formazione di piegature e anse: così quando, per es., un cigno rilassa il collo o una tartaruga ritira il collo nel guscio, la trachea assume una forma ad 'S'. Nei serpenti la parte posteriore della trachea può essere vascolarizzata, per cui può agire come una porzione del polmone. In quasi tutti i casi, la trachea è rinforzata da strutture cartilaginee. Negli Anfibi queste sono rappresentate da noduli irregolari, mentre nelle altre classi assumono la forma di anelli generalmente incompleti, a eccezione di alcuni Rettili e Uccelli, nei quali possono essere completi e ossificati.
Nel corso dello sviluppo embrionale, da un diverticolo ventrale mediano dell'intestino, la doccia tracheobronchiale, trae origine il sistema respiratorio. Esso compare verso la 4ª settimana di vita fetale; subito dopo la sua comparsa, l'intestino anteriore caudale a esso (esofago) si allunga rapidamente andando a formare una doccia longitudinale. Con il progredire dello sviluppo, la doccia si approfondisce e le creste si fondono con un processo che si estende gradualmente in direzione craniale, separando sempre più l'abbozzo respiratorio dall'intestino anteriore, fino a quando rimane soltanto una piccola comunicazione: il primitivo adito laringeo. Se questo processo di fusione è alterato, possono rimanere aperture anomale tra laringe, trachea ed esofago. Nel frattempo, l'estremità caudale del diverticolo respiratorio si divide dicotomicamente. I due lobi andranno a formare successivamente parte dei bronchi, mentre la parte indivisa mediana del diverticolo diventa la trachea. Gabriella Argentin
La trachea può essere sede di lesioni traumatiche, di processi infiammatori e neoplastici. Con il termine generico di tracheite si intende l'infiammazione tracheale, acuta o cronica, provocata da cause varie (infettive, fisiche, chimiche, allergiche ecc.). Nella maggior parte dei casi il processo coinvolge, oltre alla trachea, anche i vicini tratti delle vie respiratorie: laringe (laringotracheite), bronchi (tracheobronchite), faringe e laringe (faringolaringotracheite). Le neoplasie benigne, in genere, non danno luogo a sintomatologia. I tumori maligni sono rappresentati principalmente da sarcomi e carcinomi. La tracheotomia è l'intervento con il quale viene incisa la porzione cervicale della trachea. Nel passato l'indicazione più frequente era costituita dall'asfissia derivata da difterite laringea. Attualmente viene praticata come intervento collaterale della chirurgia della laringe (laringectomia) o, comunque, per facilitare la respirazione in caso di stenosi tracheali alte o nelle pratiche rianimatorie. All'incisione, segue il collocamento di una cannula tracheale metallica e, a distanza di tempo ove le condizioni lo permettano, la sutura.
bibl.: w.j. hamilton, j.d. boyd, h.w. mossman, Human embryology, Cambridge, Heffer, 1945 (trad. it. Padova, Piccin-Nuova libraria, 19774); e. padoa, Manuale di anatomia comparata dei Vertebrati, Milano, Feltrinelli, 199615; w.k. purves, g.h. orians, h. craig heller, Life. The science of biology, Sunderland, Sinauer Associates, 19954 (trad. it. Corso di biologia, Bologna, Zanichelli, 1995); Zoologia. Trattato italiano, 1° vol., a cura di B. Baccetti et al., Bologna, Zanichelli, 1995.