trader
Persona che negozia in modo regolare strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, derivati come warrant, diritti di opzione ecc.), in specie telematicamente, per proprio conto; per conto terzi, si parla di broker (➔ brokeraggio).
Il servizio di trading on line (➔), è tipicamente reso disponibile da società di intermediazione finanziaria e si è diffuso negli Stati Uniti a metà degli anni 1990, sviluppandosi rapidamente anche nel resto del mondo sia per la presenza di commissioni più basse sia per la possibilità data ai risparmiatori di operare direttamente e senza mediazione sul mercato. Secondo i dati ABI (2010), sono 17,3 milioni i conti correnti on line in Italia, che vengono utilizzati per effettuare il 40% dei bonifici nazionali, di cui 4,5 milioni (26%) abilitati alla compravendita titoli.
Investitore che detiene azioni e strumenti finanziari per un breve periodo di tempo (pochi minuti, ore, giorni) a scopo speculativo. In questo caso, i t. utilizzano strumenti come l’analisi tecnica o fondamentale (➔ analisi finanziaria) per prendere le loro decisioni di investimento, cioè per scegliere cosa acquistare o vendere e quando farlo.
Si dice rialzista il t. che stima un rialzo delle quotazioni di un titolo acquistato e ribassista colui che prevede un ribasso delle quotazioni di un titolo che ha venduto allo scoperto, ovvero senza averne la proprietà al momento della vendita (➔ short selling).