TRAFFICO
. La storia di questa parola è difficile a farsi perché il suo stesso etimo è oscuro: sembra che originariamente significasse "maneggio", ma si hanno esempî trecenteschi dell'altro significato di "commercio", specialmente con regioni lontane; così, p. es., si diceva "il traffico delle spezie" (v. spezie); e con questo significato il francese e l'inglese presero la parola italiana. Da questo significato si è passato a quello di "trasporto delle mercanzie" per mare (traffico marittimo) e per terra; e poi traffico è passato a designare in generale il movimento sulle vie di comunicazione, sulle strade (traffico stradale) e anche la trasmissione di messaggi per telegrafo e per telefono. Queste ultime accezioni hanno finito col prevalere, mentre quella più antica di commercio è quasi completamente scomparsa nell'uso corrente, tranne che in senso spregiativo (p. es., "traffico dei stupefacenti, degli schiavi", ecc.). Vedi, in genere, alle voci ferrovia; posta; stazione; strada; telefono; telegrafo.