tragetto (tragitto)
La forma ‛ tragetto ' è quella regolare; ‛ tragitto ' è rifatto sulle forme non accentate del verbo ‛ tragettare ' (forse per sicilianismo dovuto alla rima).
Per il significato, genericamente " passaggio ", " traghetto ": uso proprio in If XIX 129: l'arco che mette in comunicazione le due bolge dal quarto al quinto argine è tragetto, unisce le sponde dei fossi, permettendo appunto il " passaggio " di D. e Virgilio, " la qual cosa significa che avendo la cognizione d'un vizio, lo conduce dolcemente ad aver cognizione dell'altro, avenga che aspera e difficile sia la via, cioè la forma del venire in tal cognizione " (Vellutello). Linguisticamente, non si tratta di " latinismo aulico, ma forma dell'uso, documentabile con numerosi riscontri " (Mattalia).
In If XXXIV 105 ‛ far t. ' significa non tanto " percorrere ", ma con valore pregnante " attraversare "; con l'espressione da sera a mane ha fatto il sol tragitto, D. descrive sinteticamente lo spostamento del sole da un estremo all'altro dell'orizzonte; esso di solito avviene lentamente, e nel caso in questione è avvenuto d'un tratto.