Uomo politico bulgaro (n. 1897 - m. Sofia 1949); aderì al partito comunista nel 1920. Arrestato (1924) e condannato a otto anni di reclusione, fu liberato nel 1929. Segretario del comitato centrale del partito comunista (1940), dopo la fine della guerra fu nominato (1947) presidente del comitato interministeriale per gli affari economici e finanziarî, e divenne così il vero arbitro della vita economica bulgara. Nel 1949, accusato di "deviazionismo" e di voler attuare un colpo di stato, fu espulso dal partito, processato e condannato a morte. Nel 1956 queste accuse furono proclamate "false" e K. fu riabilitato.