tecnologia, traiettoria di
L’insieme delle soluzioni sperimentate, ed effettivamente praticate da una comunità di ingegneri e di tecnici, di fronte all’emergere di problemi all’interno di un paradigma tecnologico dato (➔ tecnologico, paradigma). Il concetto è stato formulato da G. Dosi (Technical paradigms and technological trajectories, «Research Policy», 1982, 11, 3), assieme al correlato concetto di paradigma tecnologico, per proporre una teoria del cambiamento tecnologico che potesse costituire un’alternativa a quella fondata sulla funzione di produzione (➔ produzione, funzione di).
Il paradigma tecnologico definisce quali sono i problemi e le sfide rilevanti, e al contempo lo spazio esplorabile delle possibili soluzioni tecniche, perciò delimitando l’ampiezza e la tipologia delle attività di ricerca e sviluppo intraprese per la risoluzione di tali problemi dalla comunità di pratica d’ingegneri e tecnici. All’interno di un paradigma, e del corrispondente spazio tecnologico, solo alcune soluzioni saranno selezionate ed effettivamente implementate. Poiché la scelta fra soluzioni alternative avviene attraverso la valutazione congiunta dei loro aspetti tecnici ed economici, la variazione nel tempo di tali aspetti determina soluzioni variabili, e quindi cambiamenti lungo la traiettoria di tecnologia. Una traiettoria di t. definisce quindi la direzione lungo la quale una tecnologia effettivamente evolve, poiché specifica come i parametri (tecnici e non) di valutazione di un’innovazione variano nel tempo. ● Più in particolare, in tale prospettiva assumono rilievo 3 aspetti del cambiamento tecnologico: la località, la cumulatività e l’irreversibilità. L’attività innovativa generalmente si focalizza su porzioni molto limitate dello spazio tecnologico (località) ed esplora nuove soluzioni nelle vicinanze di quelle già esistenti e implementate (cumulatività). Inoltre, poiché è costoso deviare dalla traiettoria di t. esistente, revisioni radicali delle soluzioni in auge diventano relativamente rare e poco frequenti (irreversibilità). Il concetto di traiettoria di t. presenta analogie con quello di innovazione incrementale, poiché entrambi si riferiscono all’evoluzione normale di una tecnologia; sussiste invece una similarità tra le nozioni di innovazione radicale e di rivoluzione tecnologica. ● Un esempio tipico di traiettoria di t. è la cosiddetta legge di Moore (formulata da G. Moore, cofondatore della Intel, nel 1965), valida in elettronica e informatica, secondo cui le prestazioni dei processori dei computer (e il numero di transistor che compongono i processori) raddoppiano ogni 18 mesi. Questa semplice legge empirica di comportamento è una traiettoria di t. perché illustra la relazione dinamica che intercorre tra una caratteristica tecnica dei processori, la loro performance e il tempo.