TRAMONTI (A. T., 24-25-26)
Nome territoriale con cui, nel Friuli occidentale, si designa l'alta valle del fiume torrente Meduna con le affluenti di Viellia, del Chiarsò e della Silisia. Tre sole borgate, formatesi sui terrazzi nella parte allargata della valle, verso i 400 m. s. m., tra la confluenza della Viellia e del Chiarsò (Villa di Sopra, Villa di Mezzo, Villa di Sotto) esistevano in passato con un'unica pieve. L'aumento di popolazione con la costituzione di nuove parrocchie e di comuni autonomi fu causa che sino dal sec. XVII il nome di Tramonti fosse nell'uso ufficiale trasferito alle tre "ville" sopra nominate, come si trova nelle carte topografiche moderne. Al presente il territorio è diviso nei due comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto. Costituito da rocce calcaree e dolomitiche e piuttosto povero di boschi, ha scarso valore economico: ben 9880 ettari occupano le rocce scoperte e i terreni improduttivi. Sicché la superficie economicamente utile è di appena 11.311 ettari. Caratteristica, come in tutti i territorî calcarei delle Prealpi Venete, è la coltivazione del mais consociata ad altre (fagioli, patate, ecc.). I boschi, in grande prevalenza cedui e macchie di faggi e avellane, forniscono legname da opera e da ardere o si trasformano in carbone; occupano 5200 ettari. All'allevamento del bestiame servono i prati stabili (4400 ettari) e i pascoli (1700 ettari): questi ultimi in parte situati al disopra delle dimore permanenti nella zona delle abitazioni temporanee estive che sono di proprietà comunale. Si producono formaggio e burro in tre caseifici sociali (5500 quintali annui) e presso i privati.
Bibl.: G. L. Bertolini, Tramonti come denominazione della valle della Meduna, in Pagine friulane, Udine 1903; id., Ancora del nome Tramonti, ibid., 1904; G. L. Bidoli, Origini, denominaz. e monumenti di Tramonti, ibid., 1904.