tranquillo
In senso proprio vale " esente da turbamenti dell'ordine fisico ", ed è riferito a superfici d'acque che sono in stato di calma o a masse d'aria non mosse dal vento: Pd III 11 Quali per vetri trasparenti e tersi, / o ver per acque nitide e tranquille...; V 100 Come 'n peschiera ch'è tranquilla e pura...; XV 13 Quale per li seren tranquilli e puri...
L'unico esempio di uso estensivo si ha in Pg XXXIII 19, dov'è dato particolare risalto al tranquillo aspetto di Beatrice; l'aggettivo vale " tornato sereno " e indica che nell'animo di lei si è ormai placato il turbamento che l'aveva resa sospirosa e pia (v. 4) e le aveva coperto il volto di rossore (cfr. v. 9) al canto intonato dalle sette Virtù.