TRANSBAJKALIA (A. T., 103-104)
Regione della Siberia Orientale, situata oltre la profonda fosse tettonica del lago Bajkal, donde il nome di Transbajkalia; essa si prolunga verso oriente sino al punto di confluenza della Šilka con l'Argun, ossia sino al punto dove ha inizio il corso dell'Amur e si apre il vasto altipiano che costituisce la regione amuriana. La Transbajkalia è regione fortemente accidentata e ciò in seguito a un vigorosissimo carreggiamento per cui al disopra degli strati del Giurassico si sono rovesciati depositi del Devonico e del Carbonico; concomitanti a tali fenomeni furono le espansioni di lave, le quali finirono con ricoprire ampie estensioni e formarono alcuni coni vulcanici. Tuttavia la prolungata azione degli agenti atmosferici ha raddolcito di molto le forme del rilievo; catena montuosa più importante sono gli Jablonoi. Il clima della Transbajkalia, pur presentando una temperatura media del mese più freddo di -20°, è assai più sopportabile che nelle altre parti della Siberia e soprattutto la primavera è piuttosto mite e solatia. Le precipitazioni atmosferiche non superano in media i 200 mm. all'anno. Regione in parte coperta da löss ha una vegetazione abbondante, ricca di specie erbacee, che rivelano come la Transbajkalia rappresenti un territorio di transizione tra la flora siberiana e quella mongolica. La popolazione è costituita di Russi, circa il 70%, e di Mongoli Buriati, oltre a Teleuti e Tatari. Un tempo la Transbajkalia costituiva una provincia a sé; ora è divisa fra la provincia di Čita (272.052 kmq. e 705.000 ab.) e la repubblica autonoma della Mongolia Buriata. Oltre Čita (81.700 abitanti nel 1934), altri centri urbani sono Strietensk (14.000 ab.), Darasun (13.000 ab.), Balei (14.500 ab.), ecc. La Transbajkalia ha, poi, un valore speciale per le sue miniere di stagno e altri metalli. È percorsa in tutta la sua lunghezza dalla Transiberiana.