transessuale
Persona la cui identità sessuale corporea non corrisponde al vissuto psicologico di identità di genere maschile o femminile, e che generalmente persegue l’obiettivo di un cambiamento (per mezzo di interventi medico-farmacologici e chirurgici) dei caratteri sessuali primari e secondari del proprio corpo. Trattamenti farmacologici. Modifiche della condizione sessuale sono ottenute con terapie ormonali a base di estrogeni (nel caso di femminilizzazione) o di testosterone o di altri steroidi anabolizzanti (nel caso di mascolinizzazione), somministrati per periodi lunghi, anche anni. La somministrazione deve per questo avvenire sotto stretto controllo medico per evitare gli effetti da sovradosaggio; è questa una prescrizione non sempre facile da seguire da parte del t. a causa della situazione di clandestinità in cui spesso è costretto a vivere la sua sessualità che può anche portare all’acquisizione e al consumo di prodotti non testati e non controllati, i quali possono dare forme anche gravi di epatite. Trattamenti chirurgici. Nel caso di cambiamento dal sesso maschile a quello femminile (il più frequente) l’intervento chirurgico consiste nell’ablazione degli organi genitali, nel confezionamento di una cavità pseudo-vaginale ed event. nell’inserimento di protesi mammarie. Nella donna che vuole mascolinizzarsi, la costruzione chirurgica di un pene con possibilità di erezione comporta, maggiori problemi tecnici, maggior numero di interventi e l’inserimento di protesi peniene gonfiabili. La frequenza degli interventi chirurgici, ai quali i t. devono sottoporsi per perseguire l’obiettivo del cambiamento completo di sesso, aumenta la possibilità di infezioni opportuniste.