transgressione
Il sostantivo ricorre due volte in Cv IV XXIV 13, in contrapposizione a ‛ obedienza ', col significato di " disubbidienza ", anzi di " azione contraria a un comando ".
Dice D. che tra le quattro virtù necessarie all'adolescenza è obedienza; ma credere ne li malvagi comandamenti non è obedienza, è transgressione ai buoni comandamenti; e segue il paragone: che se lo re comanda una via e lo servo ne comanda un'altra, non è da obedire lo servo; ché sarebbe disobedire lo re, e così sarebbe transgressione.