translatore
Sostantivo, che vale " traduttore "; unica occorrenza in Cv II XIV 7 Credo che fosse lo errore de li translatori.
Avendo D. trovato una contraddizione di Aristotele per quanto riguarda la natura della Galassia, ne attribuisce la colpa non all'autore, ma a un errore dei traduttori, sulla cui identità cfr. la nota di Busnelli-Vandelli.
Il termine, insieme con il verbo e il ‛ nomen actionis ' translatio, è di tradizione e di diffusione mediolatina. D., se usa ‛ translazione ', si serve di ' trasmutare ' (v. anche TRANSMUTAZIONE) come verbo. Sui caratteri della traduzione del tempo di D., cfr. G. Folena, " Volgarizzare " e " tradurre ": Idea e terminologia della traduzione dal Medio Evo italiano e romanzo all'Umanesimo europeo, in La traduzione, saggi e studi, Trieste 1973, 59-120. V. anche TRANSLAZIONE.