transmutamento
Ricorre nel passo del Convivio dove si parla dell'influenza nefasta esercitata dai vapori che sono segni della signoria del pianeta Marte: dice Albumasar che l'accendimento di questi vapori significa morte di regi e transmutamento di regni... [come si vide] ne la morte d'Augusto imperadore... e in Fiorenza, nel principio de la sua destruzione (II XIII 22).
Fonte di D. è Alberto Magno Meteor. I IV 9 " Vult tamen Albumasar, quod... ista aliquando mortem regis et principum significant propter dominium Martis... Unde Seneca [Nat. quaest. I 1] dicit quod circa excessum divi Augusti vidit speciem pilae igneae ". Il testo dantesco diverge da quello albertino per due particolari: l'inserimento dell'espressione transmutamento di regni è l'accenno a fenomeni meteorici osservati in Firenze. Se, come pare (cfr. Busnelli-Vandelli), questi ultimi vanno identificati con la croce vermiglia apparsa sul palazzo dei Priori il 6 novembre 1301 (cfr. D. Compagni Cronica II 19), due giorni prima che la signoria bianca rinunciasse al priorato, non sembra infondato supporre che transmutamento di regni debba essere interpretato " trapasso di poteri " e contenga un'allusione diretta a quella vittoria dei Neri che anche il Compagni, in fortuita ma non per questo meno significativa coincidenza con D., definisce origine " della distruzione della... città " (II 22).