TRAPEZOFORO (τραπεζόϕορος, trapezophŏrvs, e trapezophorum, abăcus, monopodium)
Mensola per sostegno di un piano orizzontale, e quindi supporto di tavola. Una tavola, rotonda o quadrata, può esser retta da una sola mensola centrale, o da un gruppo di tre mensole, radiali. Per una tavola rettangolare invece, i supporti o mensole sono quattro, semplici, ai quattro angoli, o due, doppî, alle due estremità dell'asse maggiore.
L'importanza dei trapezofori, semplici o doppî, nel mondo antico, risiede nella finezza artistica, decorativa, con cui sono lavorati. Oltre che di legno, tavole e relativi: trapezofori si fabbricavano d'oro, d'argento, di bbronzo, d'avorio, di pietra e perfino di terracotta. Dal punto di vista delle testimonianze archeologiche non si hanno però che trapezofori di bronzo e specialmente di marmo, provenienti in generale da Roma o da Pompei, e di età ellenistica o ellenistico-romana.
Il tipo più frequente è quello a zampa di leone, sormontato da una protome o testa leonina, uscente da un'inflorescenza; frequenti sono anche le protomi di grifi e di sfingi. Dall'inflorescenza emerge talora una protome umana in funzione di cariatide. Il genio decorativo degli antichi scultori appare specialmente nei trapezofori doppî, dove protomi leonine alate, o di sfingi o grifi pure alati, si trovano simmetricamente disposte a formare un elegante complesso, insieme a motivi vegetali stilizzati, scolpiti a bassorilievo nel vano intermedio.
Nei trapezofori doppî di particolare ampiezza, il campo compreso tra le figure estreme si arricchisce di composizioni fantastiche, anche figurate. Nel trapezoforo romano di Villa Negroni (Museo Vaticano) tale campo intermedio è occupato da due figure di satirelli ai lati del cantaro dionisiaco. Ricca e originale anche la decorazione scolpita di un altro trapezoforo romano, al Museo Nazionale di Napoli, con una figura di centauro e una di Scilla, riunite insieme in una composizione piena di eleganza e di effetti plastici e pittorici.
Bibl.: H. Graillot, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiq., s. v. Trapezophorus; A. De Ridder, ibid., s. v. Mensola; V. Spinazzola, Le arti decorative al Museo Naz. di Napoli, Milano 1928; W. Amelung, Das vatik. Museum, Berlino 1903-1908, passim.