trascrizione
Processo attraverso il quale l’informazione genetica contenuta nel DNA viene trascritta enzimaticamente in una molecola di RNA detta messaggero (mRNA). La trascrizione del DNA genera un filamento di mRNA nel nucleo della cellula eucariotica che viene poi trasportato nel citoplasma e qui tradotto in proteina. Soltanto un filamento della doppia elica viene trascritto: il filamento che dirige la sintesi tramite l’accoppiamento complementare delle basi è detto filamento stampo o filamento antisenso, mentre l’altro filamento che avrà sequenza identica all’mRNA, con l’ovvia sostituzione della base azotata timina con l’uracile, è detto filamento codificante o filamento senso. Il processo della trascrizione è catalizzato dalla RNA polimerasi. Questo enzima riconosce e si lega a una sequenza specifica del DNA, il promotore, e inizia a sintetizzare mRNA da una posizione adiacente. Un tipico promotore batterico contiene due sequenze consenso strettamente conservate in tutti i geni: TTGACA in posizione −35 e TATAAT in posizione −10. Nelle cellule eucariotiche la situazione è molto più complessa in quanto il promotore copre una regione molto più ampia di quella batterica e l’RNA polimerasi agisce di concerto con uno o più fattori di trascrizione che si legano a un certo numero di elementi adiacenti al sito di inizio della trascrizione. La regolazione a livello della trascrizione e del suo inizio è il meccanismo più usato e sofisticato negli Eucarioti per controllare l’espressione genica. L’RNA polimerasi sintetizza, quindi, un trascritto primario, chiamato, nelle cellule eucariotiche, RNA eterogeneo nucleare, hnRNA, che viene sottoposto a processi di maturazione in diversi passaggi: all’estremità 5′ viene aggiunto un cappuccio nucleotidico specializzato, riconosciuto in seguito dai ribosomi nel processo di traduzione, mentre verso l’estremità 3′, in un punto specifico, il trascritto viene tagliato e nel punto di taglio viene aggiunta una coda di poli-A formata da una lunga sequenza di residui di adenosina. Infine, l’RNA così trascritto e modificato subisce il processo di splicing che permette la rimozione delle sequenze non codificanti, gli introni, e riunisce fra loro le sequenze esoniche.