trasformato
Ha il senso oggi vulgato in Pg XXXII 142 Trasformato così 'l dificio santo, ma con valore pregnante, come si deduce dal contesto. Il carro della Chiesa è mutato, e muta tuttavia, anzi ha subito una serie impressionante di successive metamorfosi, divenendo infine il mostro dell'Apocalisse (17, 1-18), cui D. aveva già fatto riferimento in If XIX 109-111.
Il mutamento più grave, quello che veramente fa " la Ecclesia essere altro ch'ella no de', e essere in altra forma " (Lana), di fronte al quale non può mancare nell'osservatore un senso attonito di stupore e di spavento, non è quello finale, per cui nascono le teste cornute, niente altro che un'inevitabile conclusione, bensì il precedente, per cui il carro si è ricoperto delle piume dell'aquila (vv. 136-141). Dunque il carro è " trasformato dall'esser suo, perché ‛ pennuto ' e sfondolato " (Del Lungo).