trasmodarsi
Neoformazione verbale parasintetica (v. NEOLOGISMI), usata da D., nella forma intransitiva pronominale, solo in Pd XXX 19 La bellezza ch'io vidi [di Beatrice] si trasmoda / non pur di là da noi, ma certo io credo / che solo il suo fattor tutta la goda, col valore di " trascendere il limite, la possibilità ".
La bellezza di Beatrice non solo trascende il limite, la possibilità di noi mortali, ma certamente anche in cielo solo Iddio può goderla in pieno (Benvenuto: " transit modum et mensuram "; Landino: " passa il modo e la misura dell'intelletto umano ")