trasudato
Liquido filtrato attraverso le pareti dei capillari, proveniente dal plasma sanguigno, che si raccoglie negli spazi interstiziali dei tessuti (edema) o nelle cavità sierose (idrope); sono t., per es., raccolte nel cavo pleurico (idrotorace), o pericardico (idropericardio), o peritoneale (ascite), o nella tunica vaginale del testicolo (idrocele), o in una cavità articolare (idrope articolare). L’edema diffuso del tessuto sottocutaneo è detto anasarca. Il meccanismo di produzione dei t. è in rapporto a una o più cause: stasi circolatoria venosa o linfatica; alterazioni dell’equilibrio osmotico o oncotico; lesioni tossiche delle pareti dei capillari, ecc. Il t. si differenzia dall’essudato (➔) soprattutto per la sua più bassa densità.