traverso
Propriamente sostantivo (cfr. il latino transversus), usato di regola in locuzioni avverbiali, quali ‛ di traverso ', ‛ per traverso '. In Fiore CIII 13 è senza preposizione, ma sempre con valore di avverbio.
" Per il verso della larghezza ", " per largo ", indica il senso in cui è presa una misura: mastro Adamo spiega a D. che l'ultima bolgia volge undici miglia, / e men d'un mezzo di traverso non ci ha (If XXX 87), ossia ha più di mezzo miglio di diametro (" quella bolza... à de larghezza mezo migliaro ", Lana).
È evidente che di traverso è opposto a una locuzione (sottintesa accanto a volge) che indica invece la lunghezza della bolgia, o meglio, trattandosi di un cerchio, la sua circonferenza (undici miglia). Per il testo, si osservi che " la variaate del gruppo vaticano (più d'un mezzo... non ci ha) limiterebbe quella difficoltà di rintracciare l'avversario che invece maestro Adamo intende sottolineare: undici miglia di lunghezza della bolgia, e di larghezza, di traverso, non men di mezzo miglio, e quindi qualche cosa, o molto, di più " (Petrocchi, ad. l.); in realtà molto più di mezzo miglio, poiché la misura del diametro dev'essere in preciso rapporto matematico con le undici miglia della circonferenza; il mezzo miglio, pur nella sua indeterminatezza, è tutt'altro che una misura esagerata, come sembra credere il Mattalia.
Analogamente in Pg IX 99, dove si ha la contrapposizione esplicita di per traverso con per lo lungo, locuzione che indica l'altro verso della misurazione: D. descrive il terzo gradino della porta del Purgatorio, che è una petrina ruvida e arsiccia, / crepata per lo lungo e per traverso, piena di crepe in tutte le direzioni, cioè per lungo e per largo.
Gli antichi commenti spiegano il significato simbolico di queste crepe che percorrono il gradino (e non solo la sua superficie) da ogni parte: " confessio... sicut ignis facit exalare malum humorem ex terra scindendo eam et aperiendo poros clausos " (Benvenuto); " dentro come di fuori si debbe... rompere questa pietra della durezza et ostinazione de'... peccati " (Anonimo). Tra i moderni, il Porena: " si pensi che contritio viene da contero (frantumo, trito). Così è frantumato lo scalino dalle crepe per lungo e per largo ".
In Pg V 22 vale " trasversalmente ", nel senso di " obliquamente ", ed è unito a un verbo di moto: per la costa di traverso / venivan genti, il gruppo di anime che viene incontro a D. e Virgilio in direzione " trasversale al sentiero per cui i due poeti salivano " (Chimenz). Alcuni antichi commentatori interpretavano invece l'espressione come indicante il fatto che le anime " ibant vagando, non habentes libertatem reperire ostium Purgatorii " (Serravalle), cioè avanzavano " non per viam rectam, quia non poterant ascendere sursum " (Benvenuto).
Più complessa, a causa del contesto, l'occorrenza di Rime C 6: Venere ci sta remota [si sottrae alla nostra vista] / per lo raggio lucente che la 'nforca / sì di traverso, che le si fa velo: a causa del sole che lo raggiunge col suo raggio ‛ biforcuto ' (cfr. Barbi-Pernicone e la voce INFORCARE), e lo colpisce appunto di traverso, cioè " di faccia ", " perpendicolarmente ", o meglio " direttamente ", l'astro è invisibile al tramonto (esso è in opposizione rispetto al sole).
In Fiore CIII 13 si notano, in bocca a Falsembiante, colorite espressioni del linguaggio popolare tutti que' ch'oggi manucar pane i non mi terrian ch'i' non gisse traverso, cioè non m'impedirebbero di " procedere per vie traverse " (in senso metaforico, a indicare / ragionamenti e i ‛ raggiri ' dell'ipocrita).